Da Cinisi ad Altavilla, le scuole chiudono nel Palermitano - Live Sicilia

Da Cinisi ad Altavilla, le scuole chiudono nel Palermitano

Le decisioni dei sindaci dei vari comuni e il riavvio della didattica a distanza: "Prima la salute"

CINISI (PALERMO) – Scuole chiuse per emergenza Coronavirus da un capo all’altro della provincia palermitana. Ieri il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – non senza polemiche aveva annunciato la chiusura in città, oggi la retromarcia: nel capoluogo lunedì gli istituti saranno aperti. C’è invece chi ha già firmato le ordinanze. Ultima, in ordine di tempo, la decisione del primo cittadino di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, che nel corso di una diretta sui social, ieri sera, ha annunciato lo stop alla didattica in presenza a partire da lunedì 16 novembre e fino a 3 dicembre. “Non è una decisione emotiva – ha spiegato – ma maturata con grande consapevolezza per tutelare la salute dei nostri bambini e delle famiglie. Non è stata una scelta facile – ha spiegato Palazzolo – ma è responsabilità del sindaco decidere secondo coscienza. Vi informo con questo preavviso perché capisco il disagio che questo provvedimento provocherà.

Il sindaco di Cinisi: ‘Garantire sicurezza’

“Dobbiamo considerare che ci sono circa cento bambini delle medie in isolamento in seguito all’accertamento di un caso Covid. Altri alunni sono risultati positivi, così come cinque docenti, anche loro contagiati. Di conseguenza, ci sono sette docenti della scuola secondaria e altri sette della primaria in isolamento. Come è possibile garantire una didattica in presenza regolare e sicura in queste condizioni? – Ha detto il sindaco di Cinisi -. L’intero sistema scolastico viene così messo in crisi, questi dati sono allarmanti. Il motivo per cui si decide di fare la didattica a distanza dipende essenzialmente da una situazione pandemica ormai sfuggita di mano alle autorità competenti: oggi non sappiamo cosa sta succedendo – ha proseguito Palazzolo -. Ci sono innumerevoli casi di isolamento fiduciario in paese, non si riesce più ad avere un numero preciso dei positivi, che in base ai tanti tamponi effettuati anche privatamente dai cittadini, sono sicuramente molti di più di quelli registrati finora dall’Asp. La verità – ha aggiunto – è che i casi non vengono più tracciati e l’attuale situazione mette a rischio i bambini, le famiglie, l’intera comunità. Nei prossimi giorni verranno inoltre presi ulteriori provvedimenti, come il divieto di stazionamento in alcune zone per evitare assembramenti in strada”.

Il sindaco di Altavilla: ‘Usciremo da questo incubo’

Da Cinisi ad Altavilla Milicia, dove il sindaco Pino Virga ha disposto la chiusura delle scuole fino al 30 novembre: “Un provvedimento per contenere i contagi – ha spiegato nei giorni scorsi – tenuto conto che in paese i positivi sono aumentati. “L’incremento dei casi conclamati di soggetti positivi al Covid 19 e, ancor di più, dei casi sospetti di contagio, e l’esigenza di effettuare quanto più dettagliatamente possibile la mappatura dei contatti, mi hanno spinto a prendere questa sofferta decisione. La scuola garantirà, per quanto possibile, la continuità didattica a distanza. Raccomando fermamente ai genitori di tenere i figli in casa; eventuali assembramenti di ragazzini, conseguenti alla sospensione delle lezioni, non saranno tollerati. Ma sono certo di poter contare sulla collaborazione di ciascun cittadino altavillese. Di ciascuna mamma e di ciascun papà. Altavilla uscirà indenne da questo incubo”, ha concluso Virga.

Termini e Bagheria: ‘Non si escludono proroghe’

Saranno invece chiuse fino a domani, 14 novembre, le scuole di Bagheria e Termini Imerese. Anche in questi casi, i sindaci Filippo Maria Tripoli e Maria Terranova, hanno deciso di riavviare la didattica a distanza per un determinato periodo di tempo. “Ma non sonoe slcuse proroghe – è stato precisato nei giorni scorsi – bisognerà adeguarsi all’eventuale evoluzione del contagio. “Il 13% di tutti i positivi del distretto – ha spiegato il sindaco Tripoli – è in età scolare con ripercussioni sulla gestione delle attività didattiche e sulla possibile diffusione del contagio all’interno delle classi in maniera esponenziale”. Al momento sarebbero in sorveglianza speciale e in isolamento circa trenta classi della scuola primaria. Nel frattempo aumentano i contagi anche a Termini Imerese: secondo gli ultimi dati diffusi sono 107. Tredici i ricoverati, 122 le persone in isolamento. Per questo il primo cittadino, Maria Terranova ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado fino a domani.

I dati a Palermo

Da quando è iniziato il nuovo anno scolastico, nelle scuole dell’infanzia, primaria e media di Palermo si sono registrati 264 casi di contagio tra gli alunni, così come emerge dai dati diffusi dall’Ufficio scolastico per la Sicilia. Si tratta dello 0,44 per cento su una popolazione scolastica totale di circa sessanta mila alunni e un totale di 74 scuole, asili compresi. In sostanza l’analisi indica che in città sono stati contagiati in media poco più di 3 alunni per scuola. Nella giornata di ieri, complessivamente, il contagio ha registrato però numeri in aumento nell’Isola, con 1692 casi di positività al Covid in più.


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