Salvatore Crimi torna ai domiciliari: Riesame annulla aggravamento - Live Sicilia

Salvatore Crimi torna ai domiciliari: Riesame annulla aggravamento

Era stato già scarcerato nel primo lockdown, ma poi era tornato in cella. Ora il Tribunale ha accolto le ragioni della difesa.
CLAN SANTANGELO-TACCUNI
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ADRANO – Era finito ai domiciliari nel corso della pandemia, poi dopo una relazione della Polizia di Adrano, la Corte d’Appello di Catania aveva aggravato la misura e così il boss del clan Santangelo-Taccuni Salvatore Crimi era tornato in carcere. Ma da ieri è nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame di Catania, infatti, ha accolto l’istanza del difensore, l’avvocato Pietro Scarvaglieri, e ha annullato il provvedimento dei giudici di secondo grado.

Il penalista ha evidenziato che nessuna violazione fosse stata violata dal suo assistito durante il periodo di detenzione domiciliare e il Riesame gli ha dato ragione. Inoltre, i giudici della Libertà hanno evidenziato le condizioni di salute di Crimi, che potrebbero aggravarsi per l’emergenza sanitaria in atto collegata al Covid-19.

Salvatore Crimi è stato condannato lo scorso luglio a 20 anni di carcere al termine del processo – stralcio abbreviato – scaturito dall’inchiesta Adranos. Un’operazione che ha permesso di sferrare un duro colpo ai referenti dei Santapaola ad Adrano. Salvatore Crimi, oltre ad essere posto ai vertici della famiglia mafiosa, è ritenuto il personaggio che riforniva di droga un poliziotto infedele. Al momento è in corso il processo d’appello: la prossima udienza è programmata il 27 novembre.

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