Gli ispettori del ministero all'ospedale Civico di Palermo

Gli ispettori del ministero all’ospedale Civico di Palermo

Il Cimo sbotta: "Le strutture controllate sono quelle già ok"
CORONAVIRUS
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PALERMO – Proseguono i sopralluoghi in Sicilia degli ispettori del ministero della Salute inviati per verificare la situazione relativa ai numeri dei posti letto di terapia intensiva registrati dall’assessorato regionale della Salute sulla piattaforma Gecos. Oggi controlli all’ospedale Civico di Palermo, dove stati accolti dal direttore dell’Azienda Roberto Colletti. Gli ispettori sono accompagnati da carabinieri del Nas.

Dopo una prima verifica in direzione generale, si sono diretti nei reparti di rianimazione e pronto soccorso. La giornata dovrebbe proseguire con un’ispezione all’ospedale Vincenzo Cervello, sempre nel capoluogo siciliano, e al Civico di Partinico. Ieri sono stati in due ospedali di Catania, Garibaldi Centro e San Marco, e in quelli di Enna e di Caltanissetta.

“Constatiamo che gli ispettori ministeriali sono andati negli ospedali dove anche per le tabelle del nostro sindacato Cimo i conti tornavano perfettamente ed è tutto regolare. Non sono andati, finora, negli ospedali dove le nostre tabelle davano negatività di posti. Sono andati a Termini Imerese e non a Petralia Sottana per esempio”. Lo dice il vice segretario regionale del Cimo, sindacato dei dirigenti medici Angelo Collodoro, con riferimento alla visita degli ispettori. “Evidentemente siamo soddisfatti di avere dato delle buone indicazioni su dove recarsi – aggiunge Collodoro -. Poi se anche in quegli ospedali, cosiddetti buoni per i letti esposti, abbiano veramente o meno le dotazioni di personale sanitario sufficiente per poter lavorare bene, sembra non essere un elemento importante per l’ispezione. Bene, avanti così, avremo almeno la soddisfazione di avere dato buone indicazioni”, conclude Collodoro.

“Nessuna variazione di posti letto, ne’ in aumento, ne’ in decremento c’e’ stata all’Ospedale di Partinico”. Cosi’ il direttore generale dell’Asp Daniela Faraoni replica alle dichiarazioni del vice segretario regionale del Cimo Angelo Collodoro, che aveva parlato dello spostamento di sette posti letto per far quadrare il numero delle intesive. “Per esigenze organizzative del Pronto Soccorso – puntualizza la manager – erano stati momentaneamente ospitati 2 pazienti- in attesa di esito dei tamponi – presso la Rianimazione ‘storica’, composta da 6 posti-letto ed utilizzata anche durante questa pandemia, prima che fosse necessario occupare anche le nuove Terapie Intensive del primo e del secondo piano (di 14 posti-letto ciascuno). Allo stato la struttura era vuota ed era stata utilizzata in uno spirito di flessibilita’ organizzativa”.

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