Skip to content
Sezioni
LiveSicilia
Cerca
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa
Cerca
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Cultura e Società
LiveSicilia.it / Cronaca / Asili nido, le associazioni di categoria: la Regione sbaglia

Asili nido, le associazioni di categoria: la Regione sbaglia

La lettera di Anci, Fism, Confcooperative e Legacoop.
INFANZIA
di redazione
0 Commenti Condividi

“Ancora una volta la nostra Regione ha perso una occasione di sviluppo e riscatto. Ancora una volta preziose risorse pubbliche verranno sprecate e non spese a causa della miopia e della incapacità di politici e burocrati che imperterrita continuano a sostenere un sistema che ha già clamorosamente fallito. Tutto questo è ancora più grave perché l’oggetto di questo fallimento riguarda i nostri bambini e bambine, l’infanzia impoverita, il loro futuro rubato”. Comincia così una nota congiunta di Anci, Fism Sicilia, Confcooperative e Legacoop.

La lettera prosegue “C’è una legge nazionale del 2017, il DL n.65, che ha decretato che per ridurre gli svantaggi culturali relazionali e sociali tra la popolazione, bisogna agire sin dalla prima infanzia restituendo dignità formativa, di crescita e di acquisizione di competenze a partire dal primo ciclo istruzione da zero ai sei anni. Per fare ciò, la stessa legge nazionale, consapevole che da solo l’intervento pubblico non avrebbe mai potuto colmare le carenze strutturali e organizzative, ha istituito il sistema integrato pubblico/privato sociale di educazione e istruzione, con due obiettivi prioritari: garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini dalla nascita fino ai sei anni pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali; consolidare e ampliare l’accessibilità dei servizi educativi per l’infanzia con l’obiettivo di raggiungere almeno il 33% di copertura della popolazione sotto i tre anni di età”.

“Per il raggiungimento degli obiettivi – prosegue il documento – di cui sopra la Regione Sicilia ha ricevuto circa venti milioni di Euro l’anno, per un totale dunque di più di ottanta milioni di euro fino al 2020. L’Assessorato regionale alla Famiglia insieme ad ANCI e alle parti sociali avrebbe dovuto elaborare una progettazione condivisa al fine di dare indicazioni chiare ai Comuni siciliani deputati a gestire e spendere questi fondi.
Tutto questo il nostro assesserato Regionale alla Famiglia, che ha la competenza esclusiva sugli asili nido, evidentemente non lo sa!
Incuranti del lavoro di coprogettazione, effettuato da un tavolo di concertazione da loro stessi istituito e rappresentato, elaborato insieme ad ANCI, Centrali Cooperative FISM e condiviso anche con U.S.R. e Assessorato regionale Istruzione, con l’arroganza di chi non ha alcuna competenza e conoscenza del settore, rigettando ogni tentativo di mediazione con gli attori di cui sopra, l’Assessorato alla Famiglia e la sua Direzione Generale, modificando le indicazioni del tavolo, hanno confermato una linea programmatica che avrà conseguenze drammatiche in un settore già fortemente provato dalla crisi pandemica. Tale programmazione, in totale contrasto con le indicazioni fornite da ANCI e dalle categorie di Settore, continua a scavare il solco tra pubblico e privato sociale in una infruttuosa contrapposizione, che impoverisce e mortifica l’offerta di tutti i servizi all’infanzia; noncuranti, oltretutto, dell’esempio dell’Emilia Romagna, che solo attraverso la coprogettazione e cogestione dei servizi per l’infanzia pubblico/privato sociale è diventata un esempio d’eccellenza in tutto il mondo”.

“E’ arrivato il momento di chiudere la stagione culturale che vede gli Enti pubblici contrapposti al privato sociale no-profit, per inaugurare la stagione della integrazione dei servizi, secondo quanto previsto dalla legge nazionale, nell’ottica della collaborazione pubblico-privato sociale che è l’unica modalità che garantisce l’aumento dei posti disponibili, la riduzione dei costi per le famiglie e l’offerta di servizi caratterizzati da qualità educativa e pedagogica. I rapporti di paritetica collaborazione tra pubblico e privato sociale sono una reciproca opportunità di crescita e l’unico strumento concreto per la lotta contro le povertà educative che sembrano, purtroppo, caratterizzare le prospettive di una elevatissima percentuale di bambini e bambine del sud Italia. Le strutture pubbliche per l’infanzia da sole oggi non hanno la forza e la capacità strutturale e organizzativa per garantire l’accessibilità e l’universalità di questi servizi, e dunque diventa vitale l’integrazione con il privato no-profit.nInfatti la copertura dei servizi educativi per la prima infanzia in Sicilia è pari a poco più dell’8% secondo l’ultima rilevazione ISTAT del mese di ottobre 2020, ben al di sotto del parametro del 33% fissato dall’Unione Europea nel 2002 per il 2010; i dati di gran parte delle regioni del nord Italia si attestano su una copertura che oscilla tra il 25% e il 34%, la media nazionale è pari al 25,5%”.

“Questo divario – conclude il documento – deve essere colmato: l’ANCI Sicilia, Legacoop, Confcooperative e FISM non possono più tollerare decisioni politiche miopi e ottuse, e incapaci di ottemperare ad una lungimirante programmazione di comunità. Chiediamo pertanto che il documento elaborato dall’Assessorato alla Famiglia, dall’Assessorato Pubblica Istruzione e dalle sue Direzioni Generali, già trasmesso ai Comuni, venga immediatamente ritirato e riprogrammato secondo quanto già concordato nelle sedi di programmazione istituzionali, e, ancora una volta, gravemente disatteso. Nessuno può permettersi di rubare l’infanzia ai nostri figli, nessuno deve continuare a depauperare il futuro delle nuove generazioni”.

Pubblicato il 1 Dicembre 2020, 22:141 Dicembre 2020, 22:15
0 Commenti Condividi
Commenti

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Live Sicilia

Foto e Video

Palella e l'intercettazione con Enzo Ercolano VIDEO

Sicilia, reparto record VIDEO: 16 posti in una notte

Blitz dei carabinieri: i volti degli indagati FOTO

Operazione Concordia, i dettagli dell'indagine VIDEO

Credito
1 Commenti Condividi

BNT/PrestiNuova: specialisti nella cessione del quinto

di Sponsorizzato
Il volontariato
0 Commenti Condividi

Si conclude il progetto "Mi Curo di Te"

di Sponsorizzato
L'associazione
1 Commenti Condividi

Difesa e Giustizia contro il racket: l’associazione al fianco degli imprenditori

di Sponsorizzato
Il Premio
1 Commenti Condividi

Firriato, Azienda dell’anno per la sostenibilità 2021

di Sponsorizzato
Il prestigioso riconoscimento assegnato dal Gambero Rosso
Palermo
Catania
Trapani
Agrigento
Messina
Caltanissetta
Enna
Ragusa
Siracusa

Direttore Resp. Salvo Toscano - Aut. del tribunale di Palermo n.39 del 17/10/2008
Sede legale: Via Giuseppe La Farina nr. 3 - 90141 Palermo - Ufficio Registro delle imprese di Palermo nr. REA 277361 - P.I. 05808650823 - Capitale Sociale: 50.000 euro interamente versati
Tel. 0916119635 - Email: redazione@livesicilia.it - amministrazione@livesicilia.it - commerciale@livesicilia.it
Livesicilia.it Srl è iscritta nel Registro degli operatori di comunicazione al numero 19965.

Privacy Policy
Contatti
Pubblicità
RSS LiveSicilia