La battaglia di Sandro continua: "Per un ospedale normale"

La battaglia di Sandro continua: “Per un ospedale normale”

Sandro Biviano in protesta a Palermo, ecco perché.
DA LIPARI A PALERMO
di
2 min di lettura

PALERMO- Sandro Biviano, come ha ampiamente dimostrato, è un uomo che non si arrende. Da circa un mese ha lasciato la sua Lipari per protestare a Palermo, a piazza Ziino, davanti all’assessorato alla Sanità. L’argomento è sempre quello: i disservizi a carico degli isolani in un argomento delicatissimo come la salute.

“Non chiedo l’elemosina”

Sul suo profilo Facebook ha scritto, a corredo di una foto con la consueta carrozzina su cui è costretto dalla malattia: “Non chiedo elemosina, chiedo i diritti. Abbiamo ottenuto tanti risultati, tra cui i bandi regionali e interregionali a tempo indeterminato, la terapia per i malati oncologici che molto presto verrà avviata e anche la terapia sub intensiva con due posti letto. In settimana ci recheremo a Messina per far pressione affinché vengano avviate le procedure per far scorrere le graduatorie per gli infermieri e oss e la formazione di tre infermieri e un medico per la somministrazione della chemioterapia presso il nosocomio di Lipari. Una corsa contro il tempo”. Raggiunto al telefono, aggiunge: “È una lotta per me, per la mia famiglia e per tutti. Siamo stanchi delle promesse: vogliamo i fatti”.

La lunga battaglia di Sandro

In una intervista a LiveSicilia.it, Sandro aveva raccontato la sua battaglia: “Molti sono i malati nel totale abbandono, tra questi: i malati oncologici, costretti a lasciare l’isola per fare le chemioterapie a spese loro, affrontando viaggi della speranza nel dolore e nella debolezza dei loro corpi stremati. (…) Voi rappresentanti istituzionali, avete il dovere di sostenere la salute globale, nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e dovete contrastare le diseguaglianze nell’accesso alle cure, come quelle che abbiamo noi che abbiamo avuto solo la disgrazia di nascere sulla nostra amata isola piuttosto che sulla terraferma”.
Una storia di pellegrinaggi e di dolore: “Io e mio fratello Marco, siamo partiti nel 2013 da Lipari Isole Eolie – raccontava Sandro –, dopo essere giunti a una soglia di disperazione talmente grande che nessuna persona sulla faccia della terra dovrebbe mai provare. Eravamo distrutti, le condizioni di tutti noi fratelli, tutti affetti da distrofia muscolare tipo facio scapolo-omerale, sono precipitate in tempi e modi drastici”. La strada è piena di spine. Ma quella battaglia continua.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI