Sinistra Comune resta in giunta, rientra la crisi al Comune - Live Sicilia

Sinistra Comune resta in giunta, rientra la crisi al Comune

Revocata anche la sospensione dell'assessore Giusto Catania

PALERMO – Nessuna fuoriuscita dalla maggioranza, revocata anche la sospensione dell’assessore (quella del presidente di Amg era già saltata). L’assemblea di Sinistra Comune (on line, ma senza streaming pubblico) decide di non rompere con Leoluca Orlando e, nonostante gli strali di Capodanno, conferma la sua permanenza nella coalizione di governo al comune di Palermo: una scelta quasi obbligata, visto che dopo lo scontro in Aula con Pd, Italia Viva e Avanti Insieme l’unica alternativa era il passaggio all’opposizione.

L’atteggiamento intransigente del sindaco, però, ha messo Giusto Catania e compagni in difficoltà: nessun vertice bilaterale, nessuna concessione. Anzi, il Professore ha dato copertura politica agli emendamenti al bilancio e ha perfino smentito qualsiasi pericolo sulla realizzazione del tram: una chiusura totale, quella del sindaco, che sarebbe addirittura pronto a nominare l’assessore mancante (bilancio e cimiteri).

Da qui la scelta della sinistra di restare in maggioranza e bere l’amaro calice, anche per uscire dall’isolamento in cui si è ritrovata quasi a sorpresa dopo il mancato voto al bilancio. L’assemblea, si legge in una nota, “ha espresso apprezzamento per la scelta del gruppo consiliare sul voto al bilancio. Una  scelta lineare, insieme alle successive consequenziali azioni,  funzionale a fare chiarezza su un percorso che rischia di naufragare dentro equilibrismi di palazzo. Esprimiamo la nostra convinzione sulla necessità di ripartire dal perimetro della maggioranza, senza ambiguità: in questa modalità siamo ad approfondire e riflettere su ogni tema di interesse cittadino. Riteniamo che, già a partire dal prossimo vertice di maggioranza, si debba entrare nel merito della risoluzione delle emergenze, in primis quella cimiteriale, dei rifiuti e delle fragilità create dalla pandemia”.

“Servono impegni immediati e condivisi – dicono i consiglieri Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno – Abbiamo consegnato la discussione sulle prospettive politiche verso il 2022 alla città, tirandola fuori dalle segrete stanze: pensiamo che il modo corretto di farlo sia parlarne dentro e fuori dal Palazzo. Con questo spirito affronteremo le prossime settimane e mesi, provando ad essere costruttori di una proposta politica che, non ignorando le difficoltà di governo di questi anni, sappia offrire alla nostra comunità un progetto fatto di idee e di persone capaci di portarlo avanti”.

Sinistra Comune si dice pronta al vertice di maggioranza, convocato per giovedì scorso ma rinviato a data da destinarsi, e annuncia anche un confronto pubblico entro gennaio, percorso già imboccato dal Pd. “Noi abbiamo sempre chiesto incontri di maggioranza anche prima del bilancio, il sindaco quando rifiuta gli incontri bilaterali non si riferisce a noi ma a Italia Viva – dice la capogruppo Barbara Evola – La nostra scelta di uscire dall’Aula è il frutto della nostra convinzione di stare nella maggioranza, il sindaco ha detto che il perimetro della coalizione rimane quello del 2017 e ne siamo pienamente convinti. Quello di oggi è stato un confronto lungo e intenso, qualcuno ha deciso di scendere dall’autobus del 2022, noi invece guardiamo al futuro e il futuro dipende da quello che si farà da qui alle elezioni. Il progetto di città che abbiamo presentato nel 2017 ha riscosso grandi consensi, il progetto si può aggiornare ma gli assi centrali rimangono quelli: oggi siamo preoccupati che altre logiche possano indebolire, se non distruggere, il percorso sin qui fatto immaginandone altri diversi e contrari. Vogliamo sederci al tavolo con le altre forze di maggioranza per comprendere insieme come andare avanti, dentro una prospettiva. L’incontro dovrà essere funzionale a riconoscere che siamo ancora una maggioranza e che esiste una progettualità condivisa alla quale vogliamo lavorare: questo significa che non si possono ripetere le cose successe in consiglio”.

Ma l’assemblea di oggi sarebbe servita anche a guardare al futuro, nel breve e nel lungo termine: in vista del 2022 Sc guarderebbe con interesse a un’intesa con il M5s (anche se Randazzo a Livesicilia dice di “guardare alle sinistre oltre Giusto Catania”), ma intanto dà mandato al gruppo consiliare di aprire un confronto con il resto della maggioranza per “chiarire su quali basi proseguire l’azione di governo e a Giusto Catania di “assumere la regolare funzione di governo nella giunta comunale”, rimandando ulteriori decisioni a una futura assemblea da convocare “dopo la riunione di maggioranza”.

Le reazioni

“Sinistra Comune passa dalla supercazzola della finta autosospensione di Assessore e Presidente di Amg al quasi morettiano ‘Mi si nota di più se me ne vado dalla Giunta o se rimango e continuo a straparlare’?”. A dichiararlo è Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palermo. “Come Lega non abbiamo mai avuto dubbi che tutto questo teatrino si sarebbe concluso. La verità è che pur di non staccarsi dalle poltrone alcuni sono pronti a mettere in gioco la loro faccia. Credo che adesso, con uno scatto di dignità politica da sindaco, dovrebbe essere piuttosto Orlando a non permettere a coloro che gli hanno voltato le spalle durante la votazione del bilancio, e che hanno rischiato di fare restare la città senza una programmazione economica, di rientrare in giunta. Il dato politico evidente a tutti resta comunque immutato: la maggioranza ormai non esiste più e la rottura tra Sinistra Comune e gli altri componenti della giunta e dell’alleanza è insanabile; adesso è anche chiaro che non c’è il coraggio di dirlo apertamente e lasciare la poltrona”.

“L’assessore Catania è tornato dal sindaco Orlando con la coda tra le gambe, ma adesso sia lui che il partito che rappresenta, Sinistra Comune, non hanno più voce in capitolo per governare”. Lo dichiara Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e coordinatore cittadino del partito, dopo la riunione di Sinistra Comune che ha confermato la presenza nella Giunta Orlando. “L’auto-sospensione sbandierata ai quattro venti dall’assessore alla Mobilità – continua Anello – com’era prevedibile si è rivelata una bufala. Catania d’altronde non si smentisce mai: dice di fare una cosa e puntualmente nei fatti ne fa sempre un’altra. Per non parlare dell’assemblea di Sinistra Comune, telecomandata, dove c’è uno solo che decide. La stessa persona che con l’escamotage dell’auto-sospensione ha sguainato la spada per poi ritrarla. Sinistra Comune dice inoltre di restare al governo per difendere il programma e gli interessi della città. Ma quali impegni, se è tutto fermo? Dal piano traffico (Pums e Pgtu) alle pedonalizzazioni, fino alle modifiche ai contratti di servizio di alcune municipalizzate. Un disastro! A questo punto viene da chiedersi, nell’interesse dei cittadini palermitani, con che solidità d’ora in avanti potrà proseguire l’attività politico-amministrativa di Catania e dei suoi compagni, ridimensionati come sono stati da Orlando che ha dichiarato che con o senza di lui, di loro, sarebbe comunque andato avanti”.

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