Mangion e i fondi neri del clan: perizia per le intercettazioni del Ros - Live Sicilia

Mangion e i fondi neri del clan: perizia per le intercettazioni del Ros

Nella prossima udienza del processo Samael sarà conferito l'incarico ai consulenti.

CATANIA – Giuseppe ‘Enzo’ Mangion avrebbe tenuto i conti dei soldi “ripuliti” di papà Ciuzzu U Firraru, ormai deceduto, del cognato Aldo Ercolano e del capomafia Nitto Santapaola, entrambi in carcere da decenni. I fondi neri ricapitalizzati e investiti in alcune imprese commerciali sono quelli che sarebbero stati accumulati dai padrini di Cosa nostra negli anni 70 – 80 – 90, quando la mafia – ancora – aveva un potere fortissimo e radicale.

Il Ros, seguendo l’insegnamento del giudice Giovanni Falcone “follow the money”, è riuscito a ricostruire “la filiera” del denaro illecito del clan Santapaola. Un’indagine confluita nell’operazione Samael scattata un anno fa.

Oggi si è aperto il processo davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Catania (presidente Roberto Passalacqua) a carico di Giuseppe Mangion, difeso dall’avvocato Mario Brancato, che ha chiesto il giudizio immediato. Sono state affrontate le questioni preliminari con il deposito della lista testi e della produzione documentale da parte del pm Marco Bisogni.

Il sostituto procuratore non ha chiesto la riunione con l’altro procedimento che vede alla sbarra gli altri imputati coinvolti nell’operazione del Ros. Il processo è stato rinviato al prossimo 28 gennaio quando sarà conferito l’incarico ai consulenti per la perizia sulle decine e decine di intercettazioni. 

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