Covid, quei focolai negli ospedali: "Ma adesso c'è una novità" - Live Sicilia

Covid, quei focolai negli ospedali: “Ma adesso c’è una novità”

I focolai, a cominciare da quello dell'ospedale Civico, sono sotto osservazione.

PALERMOSono ventidue i contagiati tra il personale sanitario della Medicina d’urgenza dell’ospedale Civico. Un focolaio che viene monitorato con molto scrupolo, ma che non è il solo perché tanti ospedali hanno reparti toccati dal Covid. Risultano contagi, tra pazienti e operatori, al Civico, in cardiologia, in Nefrologia, in ortopedia. Ci sono contagiati al Policlinico. Il pronto soccorso di Villa Sofia viene continuamente sanificato per i positivi. E sono alcuni esempi. Insomma, c’è un coinvolgimento delle strutture sanitarie in questa ondata pandemica, un po’ ovunque. “C’è una novità, un fenomeno che stiamo osservando anche se non sappiamo quanto sia significativo – dice il dottore Massimo Geraci (nella foto), primario del pronto soccorso del Civico – il fatto che, da noi, in medicina d’urgenza, sono tutti praticamente asintomatici. Noi abbiamo già avuto un focolaio nei mesi scorsi con una gravità molto maggiore. Questo è un dato che ha la nostra massima attenzione”. Sarà il vaccino che, anche con una somministrazione, può avere protetto il personale sanitario? Sarà altro che ancora non si vede con nettezza? Le analisi e il tempo daranno una risposta, come il decorso.

“Focolai sotto controllo”

“Ci sono, sì, focolai sotto controllo che non mi preoccupano”, ha detto ieri a LiveSicilia.it, il commissario per l’emergenza a Palermo e provincia, Renato Costa. Che ha aggiunto: “In parte è fisiologico, in parte, sa, i reparti sono come le famiglie. Ci può essere un po’ di stanchezza che, in qualche caso, porta ad abbassare la guardia, magari senza rendersene conto. Non accuso nessuno, è comprensibile”. Una situazione verosimile, quella che riecheggia nelle parole del commissario. Però, appunto, l’osservazione dei focolai ospedalieri è all’ordine del giorno per comprendere se siamo davanti a qualcosa di significativo, da registrare. E’ presto però per dirlo.

La situazione dei vaccini

C’è poi, a Palermo, ma non solo a Palermo, la campagna vaccinale da portare avanti. Ci sono i tagli delle dosi, come è noto, e qualche apprensione. Sempre il commissario Costa ha dichiarato: “Noi siamo pronti. Ovviamente, possiamo somministrare i vaccini che abbiamo a disposizione. Dopo il personale sanitario tocca agli ottantenni che vogliamo inserire nel target”.

Le varianti e la Sicilia

Si parla molto di varianti, di effetti potenziali sulle vaccinazioni e di circolazione. “Ci vuole la massima attenzione sulle varianti – ha detto il professore Antonio Cascio, direttore dell’unità di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo -. Sono necessari il sequenziamento e sorveglianza ed è bene che siano aumentati. Una variante viene trovata, ovviamente, lì dove viene cercata con maggiore precisione, da qui prende il suo nome, ma non è detto che non sia nata altrove. I virus mutano in continuazione, le mutazioni più importanti diventano varianti che possono essere, come abbiamo visto, più contagiose e che dunque possono avere effetti anche sulla campagna vaccinale. Non possiamo escludere che in Sicilia siano presenti, ma non possiamo dirlo con certezza finché non facciamo i sequenziamenti. Tanto più virus circola, tanto è più facile che le varianti si generino, ecco perché è importante vaccinare le persone più possibile, per impedire al Covid di circolare”.


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