Nella Finanziaria un piano di rientro per le società partecipate

Nella Finanziaria un piano di rientro per le società partecipate

Tecnici al lavoro sulle coperture della manovra decisa dal governo Musumeci

PALERMO – Le società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, dovranno procedere, entro il 30 aprile, alla predisposizione di un piano di rientro per la riduzione delle spese correnti pari al 3% rispetto a quelle sostenute nell’anno precedente. Se non lo faranno è prevista la decadenza degli organi di amministrazione e una eventuale azione di responsabilità nei loro confronti. Lo prevede una norma della legge di stabilità approvata dal governo Musumeci, prevista nell’ambito dell’accordo con Lo Stato sul disavanzo.

“La proposta mira a un efficientamento della spesa degli enti pubblici e privati che, a vario titolo, usufruiscono di contributi regional – si legge nella relazione di accompagnamento -. L’introduzione di una rendicontazione aggiuntiva, rendendo più efficace il controllo della spesa degli enti, consentirà di determinare l’effettivo fabbisogno finanziario per gli esercizi successivi a quello di riferimento”.

“Al fine di contenere il costo dell’indebitamento, la proposta prevede che l’assessore per l’Economia, previa delibera della giunta regionale e sentita la commissione Bilancio dell’Assemblea siciliana – si legge ancora – è autorizzato a definire operazioni di revisione, ristrutturazione e rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento finanziario in essere al 31 dicembre 2020, anche mediante rifinanziamento con altri istituti”.

Il testo prevede inoltre un sistema integrato Regione-Autonomie locali per “il coordinamento, la raccolta e il trattamento dei dati e delle informazioni concernenti la finanza pubblica regionale, con modalità che consentano l’acquisizione automatica dalle banche dati locali” con lo scopo di promuovere “la fornitura di servizi amministrativi e finanziari, compresa la riscossione, tecnologie digitali, predisponendo, anche attraverso la società a controllo pubblico regionale, Sicilia Digitale Spa, standard organizzativi e tecnici per l’integrazione delle informazioni”.

Una mossa per garantire l’unitarietà del sistema regionale della finanza pubblica e la semplificazione delle relazioni istituzionali ed in attuazione dell’accordo sottoscritto con lo Stato il 14 gennaio 2021. La norma è frutto di una intesa tra gli assessorati all’Economia, alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica. La Regione promuove attività di formazione e informazione a favore degli enti locali, “in particolare per diffondere una cultura di attento e costante controllo degli equilibri finanziari, ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica e di valorizzazione della competitività dei territori e del benessere equo e sostenibile delle comunità locali”. Con decreto dell’assessore all’Economia, sentito il parere delle competenti commissioni dell’Assemblea regionale siciliana, sarà definito “un sistema di monitoraggio permanente dei conti pubblici locali al fine di assicurare la regolarità della gestione amministrativo-contabile delle amministrazioni pubbliche, con particolare riguardo all’utilizzo delle risorse e agli adempimenti connessi alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica”.

Proprio ai fini del monitoraggio la Regione si doterà “di un sistema informativo regionale per la finanza locale implementato dalle autonomie locali che hanno l’obbligo di aggiornare tempestivamente la propria situazione finanziaria attraverso l’inserimento dei movimenti contabili e finanziari”. Gli enti regionali del gruppo pubblica amministrazione, le società a totale o prevalente controllo pubblico e le autonomie locali, si legge nella norma, “assicurano i risparmi di spesa necessari al conseguimento degli equilibri complessivi di finanza pubblica, anche adottando politiche di bilancio coerenti con le risorse disponibili, con le regole statali o regionali del contenimento della spesa e con i vincoli connessi agli obiettivi generali di finanza pubblica. Nel caso di interventi statali che prevedono un ulteriore concorso al risanamento della finanza pubblica anche attraverso il conseguimento di risparmi di spesa, “la giunta regionale, con le medesime modalità, da adottarsi entro trenta giorni dall’entrata in vigore delle disposizioni statali, aggiorna l’entità del risparmio complessivo del sistema integrato Regione-Autonomie locali e di quello specifico di ciascun ente”.

Serviranno ancora 24-48 ore, comunque, prima che la manovra finanziaria sia trasmessa all’Assemblea siciliana. I tecnici dell’Economia, si apprende, stanno effettuando il coordinamento tecnico delle norme inserite nella legge di stabilità dal governo Musumeci, che ha approvato il testo la scorsa settimana, e stanno analizzando le coperture finanziarie.
(ANSA)

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