PALERMO – La commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana in queste ore ha bocciato la proposta del governo regionale di procedere al taglio degli emolumenti previdenziali dei dipendenti del comparto regionale. Lo scrive in una nota il parlamentare della Lega all’Ars Vincenzo Figuccia: “Non era ammissibile che passasse in sordina una norma senza precedenti che avrebbe prefigurato una grave lesione di diritto. Grazie ad un emendamento soppressivo a mia firma e di altri colleghi, abbiamo scongiurato il pericolo. Lo stop è infatti arrivato da più parti contro il voto favorevole dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che avrebbero appoggiato il taglio proposto dal governo Musumeci”.
Pensioni dei regionali, Figuccia: stop ai tagli in commissione

La nota del parlamentare leghista.
E avrei pure voluto vedere. A differenza di vari “parlamentari” i dipendenti regionali la loro pensione se la sono pagata per anni e anni.
Pensare che musumeci dopo avere speso milioni di euro, ad Ambelia per una fiera e milioni di euro per un prato e delle palle con innaffiatoi davanti palazzo D’Orleans, volesse, per ragioni legate al bilancio ,infilare le mani nel portafoglio dei pensionati risulta sgradevole e offensivo. E sopratutto sanno che sarebbe stato incostituzionale. Il mio grazie alle persone di buon senso.
armao e musumeci ce l’hanno con dipendenti e pensionati regionali
curiosità ma di quanto era questo taglio nelle pensioni?, non scrivetelo in percentuale % ma in euro? quanto?
Nonostante live Sicilia abbia dato notizia di quanto comunicato da Figuccia circa la bocciatura Dell art. 17 in commissione, la partita non è ancora chiusa perché potrebbero approvarlo in ars. E sarebbe vergognoso anche perché “La prima censura che si compie sulle motivazioni e ragioni della Relazione per la riduzione delle pensioni calcolate con metodo “retributivo”, attiene alla assoluta omissione della Legge Regionale n 21 del 29 dicembre 2003, c.d. Legge Finanziaria della Regione per il 2004, art 20, con la quale si è compiuto un importante intervento a livello previdenziale , proprio con riguardo ai dipendenti del “Contratto 1”. Ed è ben strano che il Governo ritenga di non richiamarla, perchè , invece , proprio il suddetto art 20 ha stabilito che i trattamenti di quiescenza del personale del detto Contratto 1, a far data dal 1 gennaio 2004, devono essere calcolati col metodo retributivo, ….” fatte salve le quote spettanti da calcolarsi secondo la Legge Reg n 2del 1962 “ e cioè col metodo retributivo.”come evidenziato da colleghi
Onorevoleeee…. Non sai cime cavalcare l’onda… Ma mettiti u cuore in pace… Alle prox elezioni, si a casa!