Operazione "Sipario", Cgil: "Scoperchiato sistema a danno dei fragili"

Blitz ‘Sipario’, Cgil: “Scoperchiato sistema a danno dei fragili”

Il commento all'operazione della Guardia di Finanza.
L'INTERVENTO
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2 min di lettura

CATANIA – “L’operazione “Sipario” della Guardia di Finanza di Catania ha fortunatamente scoperchiato un sistema illegale che contaminava i diritti dei più fragili, gli appalti e il consenso elettorale che infanga anche l’istituzione comunale. Ma è pure necessario comprendere quanto emerge in termini di concorrenza sleale a danno della piccola impresa nei quartieri catanesi”. 

La segreteria della Cgil

Lo sottolinea la segreteria provinciale della Cgil di Catania e il suo Dipartimento Legalità che oltre a plaudere agli inquirenti e agli uomini del “maxi blitz” , segnalano che “il sequestro di quote sociali e patrimoni di tre società aventi sede a Catania, operanti nel settore dei bar e della ristorazione per un valore di circa 5 milioni di euro, svela quanto oggi, persino nella drammatica fase COVID in corso, possa essere danneggiata con meccanismi di concorrenza sleale, la piccola impresa che vive grazie solo alle proprie risorse”. 

“Apprendiamo inoltre – aggiungono il segretario generale Giacomo Rota e la responsabile del Dipartimento Legalità, Pina Palella-  che il brigadiere arrestato avrebbe promesso “di danneggiare un piccolo imprenditore attraverso i poteri connessi al ruolo di finanziere”. Tutti episodi che, se sommati anche alle appartenenze a clan mafiosi storici, dipingono un quadro avvilente e preoccupante. La lotta alla illegalità si combatte anche facilitando l’accesso al lavoro e alla creazione di nuova impresa per i giovani nei quartieri dove la marginalità diventa sempre di più brodo di coltura per la nuova mafia. Ed è per questo che invitiamo gli amministratori ad ascoltare il grido d’allarme della Camera del Lavoro catanese lanciato nei mesi scorsi: quanto e cosa le istituzioni stanno mettendo in campo per prevenire il ruolo di “garanzia criminale” della mafia catanese in questi anni di debolezza economica, inclusa quella acuita dal COVID? Vorremmo che si rispondesse presto e pubblicamente al nostro quesito”.

L’intervento del Sunia

“Apprendiamo che nell’operazione “Sipario” che ha interessato i legami tra politici, imprenditori, commercianti ed esponenti del clan mafioso Cappello, sono stati coinvolti alcuni vigili urbani utilizzati per “accertamenti compiacenti” circa i requisiti posseduti dalle famiglie segnalate dal clan, utili all’accesso alle case popolari. È indispensabile che anche su questo aspetto si faccia completa chiarezza per evitare che nelle graduatorie  trovino posto  individui che non hanno alcun diritto, a scapito di quelle famiglie che hanno una reale necessità”. 

Lo dichiara la segretaria del Sunia di Catania, Giusi Milazzo, che aggiunge:  “Il Sunia di Catania chiede che si attui un controllo accurato e capillare dei requisiti posseduti da chi è in graduatoria per garantire chiarezza ed equità  e per verificare che le assegnazioni delle case popolari non  favoriscano chi ricorre alla criminalità per ottenere appoggi e favori. Abbiamo la necessità che si ripristini a pieno la fiducia nelle istituzioni”.

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