Vaccini, ancora code e sofferenza: così non va bene

Vaccini, ancora code e sofferenza: così non va bene

Un altro inaccettabile giorno di caos.

Stiamo ricevendo molte telefonate di protesta e molti messaggi di persone che aspettano il turno per la vaccinazione, all’hub della Fiera del Mediterraneo. Abbiamo verificato con i nostri cronisti. Ci sono persone che raccontano di essere in coda da ore, sotto la pioggia, e mandano foto come quella che abbiamo pubblicato. Persone che raccontano di anziani in condizioni di fortissimo disagio. Persone che raccontano un’esperienza che va oltre i limiti della sopportazione. Fuori dalla Fiera, la situazione è critica, come testimoniano le parole e le immagini che ascoltiamo e che ci vengono inviate. Sono stati ricavati altri spazi. Si cerca di contenere la calca. All’interno, una volta approdati oltre il fatidico cancello, l’organizzazione funziona. Ma appena oltre c’è l’inferno ed è un altro giorno di passione. E le segnalazioni riguardano pure altre sedi vaccinali, a Palermo, come il Cto.

Ora, è vero che bisogna vaccinare il più possibile. Ma un’azione di copertura, per quanto necessaria, non può dirsi efficacemente realizzata, se il prezzo lo pagano i soggetti più fragili che dovrebbero essere maggiormente tutelati. Non è possibile che signore con i capelli bianchi debbano sedersi sui marciapiedi, che signori in età debbano appoggiarsi sui cassonetti dell’immondizia, che ognuno sia costretto a cercare un punto di equilibrio nel caos. Lo sforzo delle vaccinazione di massa è sacrosanto e va calibrato in condizioni di agibilità. Non è semplice, specialmente perché corriamo contro il tempo: ogni iniezione al braccio in più può essere una vita salva in più. Lo comprendiamo perfettamente. Tuttavia, non si chiede la comodità. Si chiede la civiltà. Anche a chi deve rispettare il suo orario.

Si approntino più luoghi per le somministrazioni, si adegui il piano traffico all’eccezionalità del momento, evitando che la gente in fila, per distanziarsi, si metta a danzare tra le macchine che sfrecciano. Palermo non è soltanto piste ciclabili. Si mandino più uomini e più mezzi. Le organizzazioni sanitarie e le istituzioni si adoperino e in fretta. Queste scene a cui stiamo assistendo non vanno bene. No, così non va bene.


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