Quelli che sono in fila: "Non riusciamo a vaccinarci..."

Quelli che sono in fila: “Non riusciamo a vaccinarci…”

Le segnalazioni che arrivano alla redazione di LiveSicilia.it.

PALERMO- C’è fila e fila. Ci sono quelli che, fisicamente, dopo la prenotazione, si mettono in coda per vaccinarsi in una condizione di variabile attesa che spesso sfocia nelle cronache del disagio. Ci sono quelli che, pur spiegando di avere un diritto o riportando episodi che definiscono ‘disfunzioni’, ancora non riescono ad accedere alla ‘punturina’. E aspettano. Alcuni contattano la redazione di LiveSicilia.it per raccontare le loro esperienze a vario titolo.

“Quelle mail senza successo”

Un lettore, per esempio, segnala quanto segue: “Sono un obeso con BMI superiore al 35 (patologia prevista nell’elenco dei fragili) e da giorni tento di prenotare il mio vaccino senza alcun successo. Dopo vani tentativi con rifiuto da parte della piattaforma per la quale non avrei i requisiti utili (questo posso anche capirlo perché se un dato non esiste in banca dati va inserito) ho inviato una mail, seguita da diverse telefonate al call center, per tentare la prenotazione. Durante una di queste telefonate al call center, uno degli operatori suggeriva a mia moglie di inviare insieme alla mail anche un certificato del mio medico curante il quale, però, consultato mi rispondeva che era prevista l’autocertificazione e null’altro”. Segue la cronaca di messaggi inviati, di moduli e di telefonate. Invano. La conclusione: “Sono arrabbiato, continuerò a lottare”.

“In fila con un malato grave”

Giuseppe racconta la sua mattina al Cto: “Eravamo in un ambiente piccolo, accalcati. Accompagnavo un malato grave, mio parente. Io ero sicuro di avere accesso al vaccino come caregiver, mi è stato detto che non era possibile ricevere la somministrazione e che casomai avrei dovuto attendere che si fossero vaccinati tutti i presenti, per vedere se rimanevano dosi disponibili. So che, invece, altri, nelle mie stesse condizioni ce l’hanno fatta. Qual è il criterio che si segue? Riproverò all’hub della Fiera del Mediterraneo”.

“Ero prenotato, ma…”

L’avvocato Giuseppe Li Greci, dal canto suo, racconta: “Io sono un over sessanta. Girava la voce che avessero aperto le prenotazioni pure per la mia categoria. In effetti, mi sono prenotato senza intoppi con il sistema telematico che mi ha dato appuntamento in Fiera, con un sms di conferma, per il 23 marzo, dalle tre pomeridiane alle quattro, con l’indicazione dell’ingresso e del padiglione. Non ho ricevuto nessun avvertimento della cancellazione del mio appuntamento e mi sono recato proprio in Fiera. Lì mi è stato detto che per la mia categoria non erano state aperte le liste. Ho chiesto di parlare con il capostruttura e mi è stato risposto che non era possibile. Sono tornato a casa, dopo due ore di fila. A parte la disfunzione, c’è un’altra domanda: ma non era stato detto che bisogna vaccinare tutti, anche quelli che passano, per mettere le persone in sicurezza?”. Ma è verosimile che le somministrazioni caleranno, dalle attuali tremila quotidiane alla Fiera.

La replica del commissario Costa

“Sulla vicenda delle richieste fuori target è accaduto questo: martedì c’è stato un problema al sistema che ha aperto prenotazioni non consentite. Sono state disdette e tutti verranno ricontattati – replica il dottore Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid a Palermo e provincia -. Al momento non ci sono nuove categorie disponibili. Noi stiamo facendo i salti mortali per proteggere tutti, ma, vista la grande folla di persone che si presenta ogni giorno, saremo costretti a ridurre le somministrazioni”.

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