Filippi: "Domani non è sfida decisiva" - Live Sicilia

Filippi: “Domani non è sfida decisiva”

“Saraniti ha caratteristiche simili a quelle di Lucca, ma mi aspetto dia il 120%. Non so se partita dall'inizio"
CALCIO - SERIE C
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PALERMO – Contro la Vibonese a me la squadra non è dispiaciuta, è normale che avrei voluto vincere ma i ragazzi hanno fatto quanto preparato. Continueremo ad usare questo modulo. La squadra sta lavorando bene ed è attenta. Dopo la sfida Casertana non c’erano perplessità da parte vostra sul modulo. Oggi il modulo non sta bene, noi lavoriamo in campo e sappiamo cosa possono dare i giocatori. Andiamo avanti per la nostra strada e a fine stagione tireremo le somme”. Lo dichiara il tecnico del Palermo, Giacomo Filippi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Foggia.

“Domani sfida decisiva? Spesso l’avete intitolata voi così, per me non lo era nemmeno quella di Catania. Domani è una sfida determinante e dobbiamo giocarla alla morte per farla nostra. Mancano poche partite ma i punti in palio sono sempre 3. La sfida decisiva sarà quella dei playoff, in campionato abbiamo la possibilità di recuperare. Per me decisiva significa vita o morte. Se dovessimo vincere faremo un passo in avanti. Contro la Vibonese – continua Filippi – abbiamo fatto una buona prestazione. Se avessimo fatto il gol con Floriano o l’arbitro avrebbe dato il rigore sul tiro di Santana avremmo potuto vincere”.

Nell’ultima sfida il Palermo ha fatto a meno di Saraniti escluso per scelta tecnica e domani sarà nuovamente in gruppo: “Andrea è convocato. La scorsa settimana è rimasto fuori per scelta tecnica. Non mi sembra abbia fatto 20 gol in questa stagione, quindi anche lui ha avuto delle difficoltà. Ha avuto difficoltà a concretizzare, lo stesso accadeva con Boscaglia. Lavoreremo e lavoriamo per questo. Non so se domani sarà in campo dall’inizio, ma io e il mio staff abbiamo in mente a 90% la formazione da schierare domani”.

Per la sfida di domani il Palermo dovrà fare a meno di Palazzi, Somma e Accardi. Questo potrebbe spalancare le porte a Marong pronto a scendere in campo per la seconda volta: “Marong? Va sfruttato il suo entusiasmo e le sue certezze. Si allena molto bene. L’unica cosa che prima non aveva era la cattiveria ed in allenamento era molto didattico. Gli dicevo che non era cattivo e questa cosa nell’ultimo periodo l’ha messa in evidenza. Lui è un elemento importante e viste le defezioni domani potrà essere della partita”.

“Da Saraniti, così come da tutti i giocatori che vengono chiamati in causa, mi aspetto sempre che dia il 120%. Non vorrei – continua Filippi – scattasse nella testa di ogni giocatore che siccome non ha giocato quando viene chiamato in causa possa pensare ‘Adesso hai bisogno di me’. Questo è l’errore più grave che possono fare i giocatori. Quando scatta il tuo momento che devi essere pronto e far capire che la scelta fatta prima era sbagliata. Mi aspetto questo dai giocatori”.

Il Foggia, così come accaduto al Monopoli, ha avuto diverse positività al Covid. Il tecnico del Palermo non vuole concentrarsi su questo aspetto: “Non voglio parlare della storia del Covid. Sappiamo benissimo che le squadre in difficoltà danno qualcosa in più. Abbiamo preparato e ci stiamo preparando nel migliore dei modi. Domani ci giochiamo un posto in classifica”.

Nelle ultime settimane in casa Palermo ad avere avuto poco spazio è stato Crivello: “Quella di lasciare fuori Crivello è una scelta tecnica. Sabato, a fine primo tempo, durante l’intervallo ha avuto un piccolo risentimento muscolare ma non è nulla di grave. È disponibile al 100%”.

“La partita di andata – continua il tecnico rosanero – è stata forse la peggiore che abbiamo fatto. Ci sono stati errori individuali e collettivi, ma non l’abbiamo presa in considerazione perché il nostro sistema di gioco è diverso rispetto a quella sfida”.

“Lucca è importante per questa squadra, ma è pure vero che in pochi giorni non è facile trovare le soluzioni e ciò stiamo lavorando. Saraniti ha caratteristiche simili a quelle di Lucca e sarebbe più facile se dovesse essere della partita”.

Lavoriamo per concretizzare le occasioni create. Non abbiamo la bacchetta magica. Ci sono annate, momenti delicati o momenti fluidi dove ogni palla che tocchi puoi fare gol o altre volte arrivi davanti il portiere e non la prendi bene oppure la blocca il portiere. Stiamo cercando un modo per essere più efficaci”.

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