PALERMO – Il rientro a scuola al 100% continua a far discutere e i genitori degli alunni della media Cesareo di Palermo, in via Paratore, chiedono più sicurezza per il ritorno in classe. Da ieri infatti sono scattate le nuove misure previste dal governo nazionale e quindi alunne e alunni sono tornati a pieno regime nelle aule: circostanza che però ha provocato le proteste dei componenti del consiglio di istituto e dei rappresentati di classe che hanno scritto anche al prefetto, al presidente della Regione, al sindaco, all’Asp e all’ufficio scolastico.
Buona parte del personale Ata della Cesareo, infatti, sarebbe in quarantena e quindi, secondo i genitori, non ci sarebbero le condizioni per garantire una corretta vigilanza sul rispetto delle norme anti-Covid. Nella lettera i genitori, facendo riferimento anche ai tanti casi del quartiere, chiedono “con carattere di estrema urgenza che la didattica in presenza sia rinviata, per tutte le classi, prime comprese, almeno fino al 3 maggio al rientro dell’organico non docente e con lo screening dell’intera comunità scolastica”.
Ieri molti genitori non hanno mandato i figli a scuola per protesta. “Vista la quarantena della maggior parte del personale Ata, chi resta non può ottemperare alle operazioni di pulizia e igienizzazione di 36 classi, aree comuni e bagni – spiegano i rappresentanti dei genitori – I lavori al varco del Palaoreto non sono partiti e per il prossimo anno le iscrizioni sono state dimezzate per la mancata capienza dei locali. Lo screening sarà effettuato il 2 maggio e in una classe si è anche sviluppato un focolaio”. Un appello rivolto anche al dirigente della Cesareo ma che non avrebbe sortito effetto; da qui la decisione di rivolgersi alle autorità superiori.
