Calvino: "Stare a Catania è un privilegio. Spero di meritarlo" - Live Sicilia

Calvino: “Stare a Catania è un privilegio. Spero di meritarlo”

Il nuovo Questore di Catania si presenta alla città.
L'INSEDIAMENTO
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CATANIA – Il distanziamento non gli piace. Ma il periodo (terribile) è vincolante. Vito Calvino, il nuovo Questore di Catania, incontra i giornalisti nella sala stampa del reparto mobile di Corso Italia chiarendo subito che – nella sua carriera di 34 anni – è abituato ad avere con la stampa un “confronto diretto”.  Anche perché “mi piace agire come una squadra e voi ne fate parte”, dice.  “Con questo incarico, che assumo oggi con orgoglio, completo il mio trittico delle grandi città siciliane”. Palermitano doc, 60 anni nel 2021, Calvino ha lavorato a Palermo, Messina e (ora) Catania. “Ho lavorato a Palermo per diversi anni, anche come capo della Squadra Mobile, a Messina negli ultimi due anni ho avuto il ruolo di Questore e adesso mi godo Catania. Non è un verbo a caso, perché Catania è una città che conosco per motivi professionali e familiari. È una città piena di fascino e interessi, e anche con i problemi delle grandi città”, spiega ancora. 

Calvino è schietto: “Stare a Catania è un privilegio e spero di meritarlo. Spero di essere all’altezza del compito che mi è stato assegnato”.  Il Questore punta a lavorare in sinergia con le altre forze di polizia (carabinieri, guardia di finanza, Dia, polizia municipale). Ed è sicuro che questo obiettivo sarà raggiunto perché conosce il prefetto, in quanto “ci ho lavorato a Messina”. Conosce anche il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro che “ho già potuto apprezzare durante i miei anni al Reparto Investigazioni Giudiziarie della Direzione Investigativa Antimafia”.

Nel suo bagaglio professionale c’è una grande conoscenza dei fenomeni criminali legati ai quartieri cosiddetti a rischio: ha lavorato a Brancaccio e a San Lorenzo (dove insiste lo Zen) a Palermo. Calvino cita la “sicurezza percepita” del cittadino che molte volte è collegata “alla visibilità” della divisa e della pattuglia nel “controllo del territorio”.  “Oggi parliamo di concetti astratti visto che è il giorno dell’insediamento. Di cose concrete ne parleremo già da domani. Non vedo l’ora di cominciare, ce la metteremo tutta. E quello che mi fa ben sperare è che lavorerò con una squadra di assoluta eccellenza”. 

Una parte della sua “prima conferenza stampa” da Questore di Catania è stata dedicata al Covid. A questo anno e mezzo che ha lasciato un segno indelebile in ognuno di noi. “Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza terribile – ha detto – sperando che ci abbia resi migliori”. La speranza è che passi presto, ma il Questore avverte: “Non commettiamo l’errore di abbassare la guardia”. La luce in fondo al tunnel sembra intravedersi. L’unica arma al momento è il vaccino. E Calvino ha fatto la sua parte: “Ho fatto tutte e due le dosi di vaccino”. Far parte delle istituzioni è anche questo: essere d’esempio. Benvenuto a Catania, Questore. 


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