Crisi finanziaria del Comune, il Pd: "Ecco come uscirne" - Live Sicilia

Crisi finanziaria del Comune, il Pd: “Ecco come uscirne”

Rifiuti, bilanci e lotta all'evasione nel documento stilato dai dem

PALERMO – Far pagare alla Regione gli extracosti dei rifiuti, chiedere aiuto a Roma per chiudere il bilancio, approvare il consolidato, rivoltare la Rap come un calzino, spalmare il debito e incrementare la lotta all’evasione. Ecco le proposte del Partito Democratico per risolvere i problemi finanziari del comune di Palermo, alle prese con un bilancio di previsione che non si può neanche chiudere per la mancanza di almeno un centinaio di milioni di euro. Una spada di Damocle sulla testa della quinta città d’Italia e che ha effetti deleteri su spese e servizi. Un documento, quello firmato dal segretario provinciale dei dem Rosario Filoramo e dal capogruppo a Sala delle Lapidi Rosario Arcoleo, che alla luce dell’ormai imminente adesione del sindaco Leoluca Orlando al Pd assume un valore del tutto particolare, una sorta di programma dell’ultimo anno di mandato che il Professore non potrà ignorare.

Sei i punti elencati nel documento, a partire dall’approvazione di quel bilancio consolidato bocciato qualche mese fa e la cui mancanza impedisce di ricevere la quota del fondo di solidarietà pari a circa 60 milioni. Una liquidità che per il Pd andrebbe usata per pagare i fornitori, “un’importante iniezione di liquidità verso il tessuto economico della città ormai al collasso in molti settori”, ma anche un modo per risparmiare sulle anticipazioni di cassa. “L’approvazione dell’atto andrebbe fatta con un’esplicita richiesta da parte del sindaco a tutto il consiglio comunale, quale atto di responsabilità e di rispetto per la città”, scrivono Filoramo e Arcoleo. Si passa poi a Rap e a Bellolampo. I dem chiedono che a caricarsi i costi per il trasporto dei rifiuti, “inequivocabile segnale del fallimento del Governo regionale”, sia Musumeci, ma pretendono anche un cambio di passo nella società partecipata che rappresenta “la più grande criticità nella crisi finanziaria del Comune. Una crisi che viene da lontano, nelle ragioni irrisolte del passaggio da Amia a Rap avvenuto quasi dieci anni fa”.

Una società che secondo il Pd non ha risolto nessuna delle sue criticità e che oggi “è un serio problema per il Comune che ne è proprietario e per i suoi dipendenti che vedono all’orizzonte le nubi del fallimento. E’ il momento di condurre un’operazione verità – continuano Filoramo e Arcoleo – La Rap ha gravissime responsabilità, in troppi vi hanno banchettato, anche coloro che oggi stanno all’opposizione facendo finta di non essere responsabili dello sfascio. In assenza di un serio intervento riorganizzativo e di un credibile progetto sul recupero dell’evasione, a essere penalizzati saranno solo e soltanto quei cittadini che la Tari l’hanno sempre pagata, ai quali dobbiamo innanzitutto rispetto”. Di pari passo i dem chiedono un incremento della lotta all’evasione, di spalmare il debito il più possibile nei prossimi anni e di sostenere la richiesta dell’Anci, appoggiata da Enrico Letta e dal gruppo all’Ars, “di un intervento finanziario straordinario del Governo centrale in favore dei Comuni siciliani che non sono in grado di predisporre i bilanci preventivi 2021”.


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