Amministrative, a Misterbianco salta l'intesa giallorossa - Live Sicilia

Amministrative, a Misterbianco salta l’intesa giallorossa

Il dialogo tra Pd ed M5s è divenuto dunque materia al veleno
POSSIBILI SCENARI
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CATANIA – L’intesa giallorossa per le Amministrative di ottobre è già saltata per aria. Almeno a Misterbianco. La parola d’ordine dei Cinque stelle è questo-matrimonio-non-s’ha-da-fare, soprattutto se il candidato sindaco del Pd è Nino Di Guardo. “Questa è una probabilità mai esistita e che mai esisterà perché non potremo mai sostenere chi ha la responsabilità politica dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa”. Se le parole sono pietre, la nota rilasciata dai vertici comunali del Movimento cinque stelle pare avere un peso tombale su qualsiasi accordo.

In zona Pd, il segretario provinciale Angelo Villari a LiveSicilia ha sostenuto la necessità che si arrivi ad un metodo affinché il nome del candidato sindaco sia condiviso da entrambi i contraenti del patto.

Pd compatto

Oltre alla storia personale e al consenso che dagli Anni Novanta in poi il sindaco della Primavera ha dimostrato di avere nel tempo, la recente dichiarazione di candidabilità sottoscritta dai giudici del tribunale di Catania fa sì che il Partito democratico non abbia alcun dubbio sulla figura del primo cittadino misterbianchese (anche al netto delle ombre sul Comune che hanno portato alla sospensione prematura degli organi politici). Ma per il M5s non basta:  “Personalmente non ha avuto a che fare con l’accaduto, e di questo ne siamo felici, ma la responsabilità politica resta e noi non possiamo far finta di niente”. 

Il dialogo tra Pd ed M5s è divenuto dunque materia al veleno. Al centro ci sarebbe quanto detto (presumibilmente) nell’incontro al vertice avvenuto in un bar del centro venerdì mattina scorso. Tavolo al quale avrebbero partecipato – secondo fonti di LiveSicilia – Anthony Barbagallo, Nino Di Guardo e Federico Lupo (versante dem) e Giancarlo Cancelleri, Jose Marano e Luciano Cantone (versante pentastellato). 

I cinque stelle fanno muro

A quanto pare uno dei temi del dibattito sarebbe stato il nome del vicesindaco, evidentemente in quota M5s. “Non crediamo alla politica del compromesso, non ci piacciono i giochi di potere e non tradiremo mai i nostri valori, seppur siamo sempre aperti al dialogo e al confronto”, hanno scritto dal Movimento confermando l’incontro. Stando ai rumors, il meet up misterbianchese starebbe lavorando a una candidatura “specchiata” proveniente dal mondo delle divise e supportata da più liste civiche.

Il centrodestra

Giallorossi o no, Nino Di Guardo sta lavorando alla compilazione di un’alleanza con dentro (al momento) cinque cartelli elettorali e larghe fette della maggioranza che ha amministrato di recente al suo fianco. Anche gli esponenti dell’area autonomista potrebbero seguirlo. Tutto questo mentre FI e FdI sono pronte a lanciare ufficialmente il nome di Marco Corsaro. Vicino al forzista Marco Falcone, l’ex consigliere comunale è già in campo con il progetto civico Guardiamo Avanti. Una candidatura che in casa centrodestra va inquadrata nel puzzle più ampio che vede il ticket per Giarre nella disponibilità dei meloniani. 

L’ex consigliere comunale a Catania di area centrista, Ernesto Calogero ha ufficializzato la discesa in campo attraverso un comunicato stampa che non ammette dubbi. A quanto risulta si tratta di un nome che troverebbe il gradimento del deputato regionale Luca Sammartino (Iv). 

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