Ponte Corleone, lavori per 10 giorni e il Comune si rivolge agli esperti

Ponte Corleone, lavori per 10 giorni: pool di esperti in campo

Al professor Arici il compito delle nuove indagini sulla struttura (foto R. Lo Verso)

PALERMO – Code chilometriche, traffico impazzito e la circonvallazione che, sotto il sole cocente di questi giorni, si trasforma in una sorta di girone dantesco. Benvenuti sul ponte Corleone, una delle emergenze di Palermo che da mesi affligge gli automobilisti e chi cerca di raggiungere l’aeroporto Falcone-Borsellino. La relazione dei vigili del fuoco dello scorso febbraio ha infatti imposto il restringimento delle carreggiate e l’avvio di alcuni lavori urgenti che, paradossalmente, hanno ridotto ulteriormente lo spazio dedicato alle vetture: il risultato è stato il caos, dovuto anche ai cantieri fermi all’altezza di via Principe di Paternò, a quelli lato mare e ieri perfino alla chiusura di alcune strade per lo spot della Red Bull.

“La ditta è al lavoro da circa un mese – spiega l’assessore alle Opere pubbliche Maria Prestigiacomo – e speriamo finiscano entro la prossima settimana. Stiamo cercando il modo di alleggerire la situazione”. Il punto è che, finiti i 100 mila euro trovati dalle economie del vecchio accordo quadro e che servono al ripristino delle grondaie, per evitare che l’acqua scoli all’interno della struttura, e all’impermeabilizzazione dei giunti, bisognerà capire come continuare.

Il Comune si è così affidato a un pool di esperti guidati dal docente universitario Marcello Arici, a cui spetterà verificare lo stato di salute del ponte grazie ad alcuni saggi per i quali servirà un bando di gara: piazza Pretoria spera che le nuove analisi consentano di ridimensionare l’allarme lanciato dai pompieri, quantificando anche le somme necessarie all’esecuzione dei lavori. “Se gli interventi non saranno troppo costosi, potremmo finanziarli col nuovo accordo quadro”,  dice l’assessore Prestigiacomo.

“Non ho paura a definire il ponte Corleone come il ponte della vergogna – attacca però il capogruppo della Lega Igor Gelarda – Il ponte della vergogna di chi amministra questa città, seppur a intermittenza, da quasi 40 anni. Come qualsiasi manufatto umano anche lui ha, o meglio avrebbe avuto bisogno di manutenzione e invece è stato ignorato fino ad arrivare oggi alla paura che crolli e al rallentamento del traffico che, unito a tutti gli altri disastri sparsi per la città, ha fatto diventare Palermo una trappola velenosa e tossica per gli automobilisti. Alla faccia di chi il sindaco non la sa fare e dell’assessore all’Urbanistica, Giusto Catania, sfiduciato dal consiglio comunale e dai palermitani”.

E il commissario nominato dal governo Draghi? “Non abbiamo alcuna notizia, ancora non si è presentato nessuno – dice la Prestigiacomo – Le vecchie somme per il raddoppio del ponte sono andate perse e sulla manutenzione di quello esistente non era mai stato fatto nulla. Adesso siamo al lavoro per correre ai ripari”.

“Le parole dell’assessore sono l’ammissione del fallimento dell’amministrazione Orlando – dice il consigliere comunale Fabrizio Ferrara – ma adesso il tempo è scaduto, per fortuna tra pochi mesi la città sarà liberata da questa catastrofica amministrazione e occorrerà mettersi al lavoro per recuperare il tempo e i finanziamenti persi. Fare
perdere il finanziamento per il raddoppio del ponte Corleone è la dimostrazione del fallimento. Di questi assessori incompetenti non si ricorderà presto più nessuno, dei danni di Orlando purtroppo la città continuerà a pagare il prezzo”.

(Foto di Riccardo Lo Verso)


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