"Via D'Amelio, un depistaggio che non è mai finito"

“Via D’Amelio, un depistaggio che non è mai finito”

Fava: "Reticenze e irregolarità investigative che vanno oltre i confini siciliani"

PALERMO – “Abbiamo sentito l’esigenza di tornare a occuparci del depistaggio sulle indagini della strage di via D’Amelio perché siamo certi che le reticenze e le irregolarità investigative vadano oltre i confini siciliani e che questo depistaggio non sia mai finito. Il tentativo di manipolare la verità optando per versioni più confortanti come quella che la strage sia l’ultimo colpo di coda di Riina per vendetta verso Borsellino e che tutto sia riconducibile solo a Cosa nostra lo troviamo riproposto ora e questo è un filo preoccupante che lega episodi lontani nel tempo. Filo che unisce tentativi di declassificare l’attentato a Borsellino a sola cosa di mafia e che troviamo riproposto nelle parole del collaboratore di giustizia Avola”. Lo dice il presidente dell’Antimafia regionale Claudio Fava illustrando la relazione della commissione sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI