Quando tutto ebbe inizio: gli ultimi spostamenti di Denise Pipitone

Quando tutto ebbe inizio: gli ultimi spostamenti di Denise

La casa, il garage, il marciapiede: i luoghi del rapimento

Cominciamo dai luoghi. I luoghi dove viveva Denise Pipitone e dove scomparve nel nulla 17 anni fa. Bisogna partire dall’inizio nella speranza di sapere finalmente cosa accadde la mattina del 1° settembre 2004, a Mazara del Vallo.

Era una giornata come tante. I giochi in strada, la nonna che prepara il pranzo, l’andirivieni dei parenti che abitano in via Domenico La Bruna o nelle strade vicine. La bimba vive con la madre Piera Maggio, il padre Antonino Pipitone (solo dopo si sarebbe scoperto che il papà naturale è Piero Pulizzi) e il fratellino in un appartamento al primo piano.

È lo stesso piano dove c’è la casa di Giacoma Maggio, sorella di Piera, e dei figli Davide e Fiorella Marino. Anche Fiorella e il compagno Agostino Galici abitano lì. Al pianterreno ci sono i nonni di Denise, Francesca Randazzo e Vito Maggio. Sono soliti pranzare tutti insieme in un garage. Francesco Maggio, fratello di Piera e Giacoma, con la moglie Francesca Giglio e i figli vivono ad una manciata di metri, tra via Domenico La Bruna e via Giacomo Castagnola.

Non è facile mettere dei punti fermi in quella tragica mattina di diciassette anni fa. Ecco la ricostruzione. Alle 8:30 Piera Maggio esce di casa. Sono riprese le lezioni di un corso di informatica che frequenta a Mazara del Vallo. Affida i figli, Denise e il fratello maggiore Kevin, alla mamma Francesca Randazzo. Il marito Antonino Pipitone è al lavoro. Alle 9:30 circa Agostino Galici, marito di Fiorella Marino, scende in garage e incontra la suocera. La donna è indaffarata a preparare il pranzo e l’uomo le propone di occuparsi lui di Denise. L’orario in cui Galici in compagnia della bambina si allontana da via La Bruna è stato indicato da Randazzo intorno alla 9:30. Galici lo sposta in avanti di una decina di minuti.

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Insieme a Denise vanno nel negozio di tappezzeria del padre. Per raggiungerlo ci impiegano cinque minuti. Vi rimangono per altri dieci minuti. Quindi si spostano in un bar di via Marsala per comprare dei cornetti. Casualmente incontrano Pietro Pulizzi con il quale Galici si scambia un saluto veloce senza fermare l’auto. Dopo la tappa al bar passano da un fioraio nei pressi del cimitero per gli addobbi per il battesimo della figlia, previsto per il 3 settembre. Infine fanno ritorno in via La Bruna.

Galici e Denise salgono al primo piano dove si trovano la moglie Fiorella e la figlia piccola. Ci rimangono circa mezz’ora. Denise si allontana per andare dalla nonna. Tra le 11:05 e le 11:15 Fiorella Marino raggiunge la nonna per guardare insieme delle fotografie e ha vivido il ricordo della presenza di Denise. Nonna e nipote salgono sul terrazzo. Raccolgono i giocattoli e tornano in garage. Randazzo inizia a cucinare, mentre Denise gioca. Questa è l’ultima volta in cui la nonna concentra la propria attenzione sulla presenza della bambina.

Quindi Denise esce in strada. Il cugino Salvatore Maggio, figlio di Francesca Giglio, che all’epoca aveva 6 anni, racconta di aver visto Denise giocare sul marciapiede vicino all’ingresso del garage. Accortosi dell’assenza del fratello Kevin il bambino torna a casa e viene seguito da Denise. Francesca Giglio ricorda l’ultima volta che ha visto Denise. Teneva appoggiate le mani sul cancello di ingresso mentre si richiudeva. Da quel momento della bambina non si saprà più nulla.

Dai racconti si ritiene, anche se con una certa approssimazione, che Denise sia stata vista l’ultima volta alle 11:37. Qualche minuto dopo in via La Bruna giungono Maria Arena e Giacoma Russo. Fanno visita alla cugina Fiorella Marino, che è da poco diventata mamma. Le due donne hanno raccontato di non aver visto Denise. C’è una certezza sull’orario di arrivo perché alle 11:39 è stato emesso lo scontrino del girello che hanno acquistato come regalo. Tra lo scontrino e l’orario effettivo c’è una discrasia di pochi minuti.

Francesca Giglio ha riferito un’altra circostanza. Subito dopo che il figlio è rientrato a casa, seguito da Denise, è andato a comprare il pane. Anche stavolta c’è lo scontrino a confermare l’orario.

È tutto pronto per il pranzo, ma Francesca Randazzo si accorge che non c’è Denise. Va a cercarla nell’abitazione della nuora Francesca Giglio. Non mostra ancora preoccupazione. Quindi si sposta a casa di Fiorella Marino. Niente, Denise non c’è. Torna in garage. Nel frattempo è arrivato Antonino Pipitone, verso mezzogiorno. E chiede: “Denise dov’è?”. Sull’orario non c’è certezza.

“In definitiva è possibile individuare due periodo nei quali Denise può essere scomparsa che seppur contigui hanno come spartiacque l’arrivo in via La Bruna Di Maria Arena e Giacoma Russo – scrivono gli inquirenti -. Il primo dalle 11:37 alle 11:45 o 11:50 da quando Denise viene vista in zona l’ultima. Il secondo dalle 11:45 o 11:50 alle 12 quando la Randazzo si accorse dell’assenza di Denise”. Scatta l’allarme. Da allora della bambina si è persa ogni traccia. (CONTINUA)


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