Il presidente Joe Biden aveva promesso vendetta dopo l’attacco di giovedì all’aeroporto di Kabul, che ha ucciso almeno 170 persone, di cui 13 militari.
La vendetta è arrivata a poco più di 48 ore dall’attentato portato a termine da un kamikaze. Gli USA hanno usato i droni e, secondo le prime notizie diffuse dallo Stato Maggiore sarebbe stata uccisa una delle menti dell’Isis-K, il braccio afghano dello Stato Islamico, a quanto pare “pianificatore” dell’attentato avvenuto e potenziale architetto pure di quelli annunciati.
“Le forze militari hanno condotto un’operazione antiterrorismo. Il bersaglio è stato centrato da un drone partito da una base fuori dal paese. Non ci sono state vittime civili”. Questo quanto ha scritto il capitano Bill Urban, portavoce del Comando centrale americano, in un comunicato fatto pervenire nella tarda sera americana alla stampa.
Biden aveva approvato nel primo pomeriggio il piano d’attacco, dando carta bianca al Pentagono chiedendogli di dare una risposta ferma e immediata. Ma è toccato al ministro della Difesa, generale Lloyd Austin, dare l’ordine esecutivo.