PALERMO – Fibrillazioni, polemiche e tentativi di mediazione: la battaglia dei fondi Fsc. L’ultima grana per la maggioranza arriva dalla commissione bilancio dell’Ars. Al centro della contesa ci sono i 774 milioni di fondi Fsc che il ministro per il Sud, Mara Carfagna, ha stanziato per consentire alla Sicilia di rialzarsi e liberarsi dalla morsa della pandemia. Una parte di aiuti economici che entreranno nel salvadanaio regionale e che sono strettamente collegati a progetti operativi messi nero su bianco dalla giunta da mandare subito in gara. La parola d’ordine è una: esecutività.
Il parere della Commissione
Il piano stilato dalla giunta è stato nei fatti riscritto dalla Commissione (che ha l’obbligo di esprimere un parere) presieduta dall’azzurro Riccardo Savona. Le osservazioni avanzata dalla commissione bilancio alla pre-delibera hanno creato qualche fibrillazione all’interno della maggioranza. Una premessa è d’obbligo: siamo di fronte a un parere non vincolante. Ad ogni modo la giunta è tenuta a motivare eventuali suggerimenti di modifica non accolti. Questioni tecniche a parte, c’è un aspetto tutto politico da sondare.
Fibrillazioni e tentativi di mediazione
La quantità di nuove opere inserite nel piano proposto dalla commissione (84), ma soprattutto quella degli interventi espunti da quello stilato dalla giunta (37), la dice lunga sull’aria che tira nella maggioranza. Un campo minato per il governo chiamato ad operare uno sforzo di sintesi per non perdere pezzi e parare i colpi degli alleati. Oggi Savona e Falcone (in veste di tessitore) hanno fatto il punto e sembrano avere trovato la quadra. La giunta vuole mantenere l’impostazione, ma verificando il livello di progettazione progettuale quantomeno definitivo delle opere con una attestazione dei dirigenti generali. Quindi con la possibilità di modificare e integrare il piano in base alle indicazioni della commissione, fermo restando la possibilità di finanziare le varie opere attraverso altre risorse.
Il botta e risposta tra Caronia e Razza
Acqua sul fuoco delle polemiche che pure nelle ultime ore non sono mancate. Il piano riscritto dalla commissione, infatti, prevedeva la costruzione del nuovo cimitero di Palermo. La goccia ha fatto traboccare il vaso. Infatti, la deputata leghista Marianna Caronia ha dato il la a un botta e risposta dai toni molto accesi con l’assessore Ruggero Razza. Una cartina al tornasole del clima interno alla maggioranza.