Operaio morto a Messina, scatta lo sciopero: "Mattanza che deve finire" - Live Sicilia

Operaio morto a Messina, scatta lo sciopero: “Mattanza che deve finire”

Cresce l'allarme dei sindacati dopo la morte di Salvatore Ada sul viadotto dell'autostrada A/20

E’ l’ennesima morte sul lavoro. E fa crescere l’allarme tra i sindacati che già da tempo chiedono più sicurezza e controlli nei cantieri. L’incidente che è costato la vita ieri a Salvatore Ada, 55 anne che lavorava per la “Toto Costruzioni” a Messina, punta ancora una volta i riflettori su quella che è diventata una vera e propria emergenza. Per questo i sindacati hanno proclamato uno sciopero di otto ore in cantiere. Il tragico incidente si è verificato nel Viadotto Ritiro, sulla tangenziale messinese dell’autostrada A/20 Messina-Palermo. L’operaio, storico militante della Feneal-Uil di Messina, stava lavorando un’area di stoccaggio esterna al cantiere: come ricostruito, stava caricando dei New Jersey di cemento su un furgone. Dovevano essere trasportati in un altro cantiere della stessa ditta, dalle parti di Cefalù, nel Palermitano. Una catena si sarebbe però incagliata e il New Jersey avrebbe schiacciato Ada, non lasciandogli scampo. Quando è stato lanciato l’allarme e i soccorsi sono giunti sul posto, non è rimasto che accertare il decesso. LEGGI ANCHE: Cade dall’impalcatura e muore a Cinisi

“Servono prevenzione e formazione”

“Una nuova tragedia sul lavoro, una nuova vittima e un nuovo lutto”, dicono la FenealUil e la Uil Messina che esprimono vicinanza alla famiglia dell’operaio. “Iscritto e storico militante della Feneal-Uil di Messina, era impegnato in un’attività lavorativa non strettamente connessa alle lavorazioni del viadotto, ma in un’area di stoccaggio esterna al cantiere” – spiegano – “pur di arrotondare lo stipendio per sostenere la famiglia, Salvatore svolgeva anche del lavoro straordinario. Siamo profondamente addolorati, Salvatore era uno stimato delegato della Feneal-Uil, nonché un lavoratore con grandi capacità professionali. Siamo stanchi di dovere piangere un nuovo innocente caduto sul lavoro – affermano Vito Panzarella, segretario generale FenealUil nazionale Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica Messina-Palermo, e Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina -. Questa ignobile mattanza deve finire. Occorre puntare sulla prevenzione, sulla formazione e, soprattutto, sui controlli, oggi totalmente insufficienti, nei luoghi di lavoro.” Intanto nel cantiere del Viadotto Ritiro è stato proclamato per oggi, mercoledì 13 ottobre, uno sciopero di otto ore. “Questa assurda strage quotidiana – proseguono- non può passare inosservata e sono inammissibili i ritardi nel dare concrete risposte legislative al tema dei morti sul lavoro.” LEGGI ANCHE: Morto asfissiato in autocisterna

“Parte civile nell’eventuale procedimento penale”

La UIL Messina e la Feneal-UIL fanno inoltre sapere che si costituiranno parte civile nell’eventuale procedimento penale che scaturirà a seguito dell’inchiesta giudiziaria. “Saremo accanto alla famiglia, alla quale offriamo il nostro sostegno legale per tutte le esigenze legate al tragico evento. Quanto accaduto rende, purtroppo, attualissima la campagna nazionale “Zero morti sul lavoro” promossa dalla Uil e sposata in pieno dalla Feneal” concludono i sindacalisti.

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