Sicilia, il Covid risale: ma per ora tutti minimizzano

Sicilia, il Covid sta risalendo: ma per ora tutti minimizzano

Cosa dicono i dati regionali su contagi e ricoveri.
IL BOLLETTINO
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3 min di lettura

La parola d’ordine sembra minimizzare. E, per il momento, è anche corretto farlo. Il Covid risale? Sì, ma di poco. I ricoveri? Pure, ma non destano preoccupazione. C’è una specie di ondata al Nord e noi in Sicilia come siamo messi? Per ora bene, si naviga a a vista e speriamo che chi non si è vaccinato lo faccia al più presto per il bene di tutti. Risposte giuste a domande incalzanti. Con il coronavirus del doman non v’è certezza, ma possiamo goderci i numeri contenuti con qualche eco di ansia. E sperare che le prossime settimane ci diano buone notizie come è possibile.

Il bollettino del Dasoe

Prendiamo, per esempio, il bollettino curato dal Dasoe che raccoglie e analizza i dati come dipartimento all’interno dell’assessorato alla Sanità. Ecco la nota che lo annuncia: ‘L’andamento di nuovi casi in Sicilia nella settimana 25-31 ottobre riporta un’incidenza di 51,35 casi per centomila abitanti a fronte di una media nazionale di 51,96 (la soglia limite è di 50 nuovi casi ogni 100 centomila abitanti). Continua, quindi, a registrarsi un sia pur contenuto rialzo dei nuovi casi rispetto al minimo raggiunto a ottobre, ma il trend di crescita appare al momento limitato. Nella settimana di riferimento il rischio più elevato è ancora a Catania (79,9 nuovi casi), Siracusa (76,59) e Messina (75,83)’.

I contagi in età scolare e le ospedalizzazioni

‘Analizzando l’incidenza per età emerge un dato più alto nella fascia di età scolare (6/10 anni) e in quella più anziana, pertanto il Dasoe ribadisce l’importanza di mantenere alta l’immunizzazione nei soggetti più a rischio. A seguito del rialzo dei nuovi casi si è avuto un lieve incremento di nuove ospedalizzazioni con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto. L’ospedalizzazione interessa prevalentemente (82,3%) soggetti non vaccinati. Resta stabile la letalità. In Sicilia i vaccinati con prima dose si attestano all’80,67% del target regionale, gli immunizzati sono al 76,67%. Le terze dosi finora somministrate sono 62.914 (pari allo 0,93% delle somministrazioni complessive)’.

Vaccini e terze dosi

‘Da segnalare il picco di terze dosi nella giornata del 3 novembre (4.681) nell’ambito di un significativo trend in aumento. Raffrontando, invece, i dati relativi alle prime dosi erogate tra la settimana in esame (28 ottobre – 3 novembre) e la precedente (21 – 27 ottobre) si registra un calo pari a – 35, 56%. Continua quindi il trend in declino delle prime dosi rispetto al picco registrato nei giorni immediatamente antecedenti al 15 ottobre quando è entrato in vigore l’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro’.

Piccoli segnali di allarme

Qualche piccolo segnale d’allarme c’è, a guardare bene, qualche piccola crepa nell’atteggiamento generale secondo cui, come è stato deciso da troppi, il Covid è ormai in fase di dissolvenza. I casi crescono (di poco, ma crescono), i ricoveri idem. Sui vaccini si procede a singhiozzo per l’inspiegabile ostinazione di quelli che scelgono di non proteggersi e di non proteggere. Intanto la Regione ha deciso di tagliare le prestazioni dei privati sui pazienti No Covid e aspettiamo di vedere quale sarà la ricaduta su pronto soccorso e ospedali. Lo stesso rapporto nelle sue conclusioni ammette che esistono delle possibili criticità: ‘L’incidenza cumulativa nel periodo di riferimento si mantiene al di sopra del valore minimo rilevato nel mese di ottobre, e intorno alla soglia di 50/100000 ab. , e con un trend di crescita che appare essere al momento limitato. Al riguardo occorrerà valutare l’andamento delle prossime settimane. I livelli di incidenza si mantengono comunque contenuti anche alla luce della progressiva crescita della copertura vaccinale, anche se resta alta l’attenzione sulla tendenza al rialzo che si sta verificando in tutto il Paese’.

Il tracciamento

‘Il Dipartimento raccomanda in particolare alle Asp un capillare e costante tracciamento ed auspica un maggiore coinvolgimento delle istituzioni cittadine in quei comuni e in quelle province – si legge – che continuano a registrare più alte percentuali di rischio d’incidenza di nuovi casi o non hanno ancora raggiunto la soglia prevista di vaccinati. Val la pena sottolineare come soltanto con un impegno sinergico sul territorio sarà possibile contenere i contagi ed evitare recrudescenze della pandemia’. Come dire: tutto va bene, però qualche problema c’è.


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