Palermo, arrestato di nuovo il recordman dei furti di marmitte

Palermo, arrestato di nuovo il recordman dei furti di marmitte

Una dozzina in tutto i colpi che gli vengono contestati. L'ultimo messo a segno a Villabate

PALERMO – In libertà c’è rimasto una manciata di giorni. Torna in carcere il recordman dei furti di marmitte. Amedeo Spinelli, 25 anni, allunga la sfilza di colpi che gli vengono contestati, una dozzina o poco più. I carabinieri lo hanno fermato martedì scorso mentre armeggiava sotto una macchina parcheggiata.

Lo scorso 20 novembre era stato arrestato in via Galletti ad Acqua dei Corsari e processato per direttissima. Aveva patteggiato una condanna a 8 mesi con la sospensione della pena. Un beneficio che ha “sfruttato” subito. Adesso nei suoi confronti è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

I catalizzatori delle marmitte spesso valgono più delle vecchie auto su cui sono montati. Ed ecco il susseguirsi di furti. L’ultimo è avvenuto domenica notte in via Galletti ad Acqua dei Corsari. Spinelli è ormai un volto noto alle forze dell’ordine.

Attraverso un procedimento chimico-fisico è possibile estrarre dai componenti interni minuscole ma preziosissime quantità di metalli (fino a 3 g). Sono rodio (usato per placcare i gioielli, valutato 700 euro a grammo), palladio (70 euro al grammo, utilizzato in elettronica, odontoiatria e gioielleria) e platino (35 euro al grammo). E così la marmitta di una vecchia Polo può valere fino 700 euro, di una Yaris 300 euro.


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