Esplosione a Ravanusa, un morto e due donne salve -

Esplosione a Ravanusa, un morto e due donne salve

In aggiornamento tutti i particolari. Ci sarebbero dodici dispersi. Una notte d'angoscia.

Una tragedia di cui ancora non si conoscono le proporzioni. LEGGI LA NUOVA DIRETTA CON GLI AGGIORNAMENTI E I VIDEO Un fortissimo boato, intorno alle otto e mezza di un sabato sera, ha scosso Ravanusa, in provincia di Agrigento. Secondo le prime ricostruzioni, da confermare, sarebbe stato lo scoppio di un tubo del metanodotto a innescare l’esplosione, in via Trilussa dove una palazzina è crollata ma almeno altre due sono state coinvolte e sarebbero state fortemente danneggiate. Un’apocalisse di fiamme e grida. Le notizie si rincorrono nelle notte, ma non ci sono certezze. Si parla di dodici persone disperse tra cui tre bambini e una coppia di giovani sposi con lei incinta. Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo ha lanciato un appello con un video su Facebook: “C’è stato un disastro chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. Chiunque abbiano pale e ruspe vengano a dare una mano”. Tre squadre di volontari (Procivis, Guardia costiera ausiliaria e Croce rossa) hanno raggiunto Ravanusa per i soccorsi. Sul posto anche il capo del dipartimento regionale della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina. La notte di Ragusa è attraversata dalle urla dei soccorritori che cercano i dispersi. Qualcuno risponde da sotto le macerie.

LA DIRETTA

Una seconda donna in vita è stata recuperata dai vigili del fuoco tra le macerie delle palazzine crollate ieri sera a Ravanusa, nell’Agrigentino. Al momento dunque i dispersi sono 8

Un corpo senza vita è stato estratto dalle macerie di una delle palazzine crollate in seguito all’esplosione determinata da una fuga di gas a Ravanusa, nell’Agrigentino. I dispersi ora sarebbero 9. Sette dello stesso nucleo familiare sono stati sorpresi dall’esplosione mette si trovavano nella stessa palazzina, due che si trovavano in un’altra abitazione. Qualche ora fa un’altra donna aveva risposto ai soccorritori. Non si sa se si tratti della persona che ora però i vigili hanno trovato morta. Tra i dispersi c’è una giovane infermiera incinta. Avrebbe dovuto partorire mercoledì.

Esplode palazzina, si cercano tre famiglie tra le macerie. La cronaca di una notte di ricerche. Aggiornamenti in ordine di tempo.

Nell’esplosione della bombola di gas a Ravanusa sarebbero coinvolti più edifici in via Galileo Galilei. In centro si sono radunati tante persone che non riescono a rintracciare i parenti che vivevano negli stabili. Ci sarebbero diverse persone sotto le macerie.

“E’ successa una catastrofe. Abbiamo bisogno di autobotti e mezzi meccanici, chiunque abbia mezzi venga a dare una mano”. Così il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, in diretta facebook dal luogo della tragedia lancia un appello per avere aiuti dopo il crollo di una palazzina.

L’APPELLO DEL SINDACO (GUARDA)

IL VIDEO DELLE FIAMME

 E’ di almeno cinque dispersi, finora, il bilancio dell’esplosione a Ravanusa nell’Agrigentino. Tra di loro anche una donna incinta. E’ quanto apprende l’ANSA da fonti dei soccorritori.

Nel crollo sarebbero disperse 8-10 persone tra cui due bambini e una coppia di giovani sposi con lei incinta. L’incendio sprigionato dopo l’esplosione non è stato ancora spento. I vigili del fuoco e i carabinieri sono al lavoro.

A provocare l’esplosione sarebbe stato lo scoppio di un tubo del metanodotto cittadino. Gli immobili crollati o danneggiati sarebbero almeno tre: un intero quartiere nel centro del comune è devastato. 

“Questo è il momento dei soccorsi. Domattina, quando interverrà la squadra speciale dei vigili del fuoco da Palermo, interverrà anche la Procura. Al momento abbiamo notizie di dispersi, dobbiamo aspettare e capire”. Lo ha detto all’ansa il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.

“Sono vicino alla comunità di Ravanusa che sta vivendo momenti di apprensione in seguito all’esplosione causata da una fuga di gas. Prego per quanti si stanno impegnando nel contenere il pericolo e per accertare la sperata assenza di vittime”. Lo dice il vescovo di Agrigento Alessandro Damiano.

Due squadre movimento terra, una dell’unità cinofili, una squadra che lavora con i droni ed esperti nelle ricerche sotto le macerie dei vigili del fuoco di Palermo sono partite per raggiungere Ravanusa, dove in seguito all’esplosione di un tubo del metanodotto è crollata una palazzina e tre sono rimaste danneggiate. Nel disastro risultano disperse 12 persone. 

A Ravanusa sul luogo dell’esplosione di un tubo del metanodotto cittadino che ha provocato il crollo di diverse palazzine, oltre ai vigili del fuoco di Palermo, stanno arrivando squadre Usar (ricerca sotto le macerie) da Messina e Catania. I dispersi tra cui tre bambini e una donna incinta, sarebbero 12. I soccorritori gridano, cercandoli. Al momento, non risponde nessuno e le speranze di trovarli vivi iniziano a vacillare.

La situazione non è ancora sotto controllo nel quartiere del centro di Ravanusa, devastato dallo scoppio di un tubo del metanodotto cittadino. Ci sono ancora continue fughe di gas e le ricerche dei dispersi vanno a rilento. 

Una donna è stata individuata sotto le macerie di uno dei palazzi crollati nel centro di Ravanusa. E’ viva ed urla. I vigili del fuoco stanno cercando di tirarla fuori.

 La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per disastro colposo, a carico di ignoti.

“Un incendio immane che ha consentito però a qualcuno di riuscire ad uscire dagli appartamenti e a scappare. Abbiamo tanti dispersi, probabilmente 11. C’è però qualche buona notizia: siamo riusciti a sentire delle voci da sotto le macerie e dopo aver chiuso il gas si sta iniziando a scavare fra le macerie per salvare quante più persone possibili”. Lo ha detto il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Agrigento. (ANSA).


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