CATANIA – “Mi sembra chiaro, è sotto gli occhi di tutti, che prestissimo andremo in zona gialla: siamo rimasti fuori per merito di tutti, ma temiamo che le feste natalizie possano condurci in zona gialla. La nuova variante del virus è facilmente contagiosa, ma meno virulenta per chi ha fatto il vaccino, soprattutto la terza dose. Affrontiamo con una certa serenità, ma senza rilassarsi il periodo delle festività sapendo che il rispetto delle norme è il primo obiettivo al quale dobbiamo guardare”. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, a Catania.
Musumeci ha parlato anche della stagione dei concorsi alla regione: “Dopo 30 anni alla Regione Siciliana ripartono i concorsi: 1.170 nuovi posti, per laureti e diplomati a tempo indeterminato per il corpo forestale, i dipartimenti e il centro impiego. Inoltre stiamo selezionando altri 83 profili professionali per collaboratori per il Pnrr, a tempo determinato. Una bella boccata d’ossigeno per l’amministrazione regionale, ma anche per il mercato del lavoro perché tanti giovanni potranno, finalmente, progettare il loro futuro”, le parole del governatore presentando il bando che sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del prossimo 29 dicembre assieme agli assessori alla Funzione pubblica, Marco Zambuto, al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, e al Lavoro, Antonio Scavone.
“Come amministrazione regionale – ha aggiunto il presidente Musumeci – abbiamo bisogno di ringiovanire le fila, l’età media dei più giovani è di 56-57 anni. Servono giovani carichi di adrenalina, vogliosi di scommettersi e competere. E questo è un obiettivo che tutti stiamo perseguendo, con gli assessori competenti, perché vogliamo che la Regione abbia lo strumento essenziale per avviare e completare il processo di rivincita, rinascita e sviluppo di questa terra dopo tanti anni di rassegnazione”. Il bando prevede 1.024 posti nei Centri per l’impiego (537 laureati e 487 diplomati), 100 laureati per il ricambio generazionale nell’Amministrazione regionale e 46 agenti del corpo forestale della Regione Siciliana.
E tornando sull’argomento Covid: “L’85% dei ricoverati per Covid nelle terapie intensiva degli ospedali in Sicilia non ha fatto alcuna dose – ha aggiunto il governatore -. Un motivo in più per ribadire che al vaccino non c’è alternativa. Noi possiamo dire di non essere ancora in emergenza, ma da un giorno all’altro si può passare a una condizione preoccupante se la condotta individuale e collettiva dei siciliani dovesse non rispettare le regole, che finora sono state sostanzialmente osservate nonostante le poche misure di controllo e sorveglianza”.