L’idea di estendere l’obbligo vaccinale resta sul tavolo del governo. Il Consiglio dei ministri ha deciso di congelare l’introduzione dell’obbligo per la Pubblica amministrazione, ma quella di una stretta sui vaccini anti Covid rimane un’ipotesi concreta per le prossime settimane, soprattutto se la curva del contagio non dovesse rallentare.
Nella giornata di ieri, 23 dicembre, in Italia sono stati registrati oltre 44 mila casi di Covid in un giorno, mai così tanti dall’inizio della pandemia, spinti anche da una variante Omicron sempre più diffusa. I numeri salgono e il dibattito sull’obbligo è ancora aperto. Se il governo dovesse decidere di imboccare questa via, il giro di vite potrebbe non riguardare soltanto la Pubblica amministrazione.
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L’esecutivo e i tecnici ragionano sulla possibilità di introdurre l’obbligo di vaccino che, al momento, è previsto solo per i lavoratori della sanità, della scuola e delle forze dell’ordine. Lo ha lasciato intendere anche il ministro Renato Brunetta. Ieri l’estensione dell’obbligo è saltata per l’opposizione dei ministri della Lega, che, però, hanno chiesto nel corso della riunione di prevedere delle esenzioni nel caso in cui si decida di procedere.
La chiusura, dunque, non è netta. Si tratta più che altro di un rinvio, in attesa di vedere se e quanto le nuove misure approvate dal Consiglio dei ministri riusciranno ad arginare la crescita dei contagi nelle prossime settimane.