ROMA – La settimana che si è aperta con le drammatiche immagini provenienti da Bruxelles, si è chiusa nel peggiore dei modi. Questa volta, il teatro della strage è, purtroppo, uno stadio di calcio. Quello di Al Asriya, località distante 40 chilometri a sud di Baghdad, dove si stava giocando un incontro di campionato. Un giovane kamikaze, Saifullah al-Ansari, si è fatto esplodere nel bel mezzo della partita, provocando ansia, panico, e soprattutto una serie di morti e di feriti. Sono 29 le persone decedute in seguito all’esplosione, mentre 65 sono i feriti, stando alle notizie riferite dalla polizia irachena e da fonti sanitarie. “Il sindaco stava per premiare con una coppa i vincitori della partita, quando si è buttato nella folla per farsi esplodere”, ha dichiarato un capitano della polizia irachena. E così, una delle settimane più dure per l’umanità dall’inizio del 2016 si chiude in maniera terribile, specialmente quando è in parte lo sport a rimetterci.
Episodio avvenuto nella notte italiana ad Al Asriya, a 40 chilometri da Baghdad. Ci sono anche 65 feriti.
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