PALERMO – La città fa fatica a comprendere quello che sta succedendo intorno al Palermo. Indiscrezioni, voci, situazioni debitorie tutte da verificare, passaggi societari che non arrivano mentre i giorni trascorrono. Ne sono passati 93 dall’avvento di Paul Baccaglini alla presidenza (e 38 dalla scadenza del 30 aprile) ma, di fatto, nulla è cambiato. Un tumulto costante e continuo che non lascia spazio alle canoniche regole del gioco che prevederebbero discussioni intorno alle questioni che girano intorno a una palla che gira ma che, almeno in questo momento, è ferma. Inesorabilmente. I tifosi non si sentono più rappresentati da squadra e società e scandiscono countdown che rischiano di non trovare riscontro, se non nel calendario gregoriano di un 2017 nero, nerissimo, per un Palermo che, allo stato attuale, arranca.
Eppure di campo, prima o poi, bisognerà cominciare a discutere. E se, debiti o meno, le risorse nelle casse del Palermo scarseggiano, si può pur sempre fare affidamento sui ragazzi. Una vera e propria squadra mandata in giro per l’Italia a fare esperienza che si ripresenterà quasi un anno dopo con molti più minuti sulle gambe e soprattutto doti tecniche sviluppate e pronte da mettere a disposizione per la causa rosanero. Giovani giocatori nati e cresciuti sotto l’ala protettiva di Dario Baccin, sino al 30 di giugno responsabile del settore giovanile del club di viale del Fante, finito negli ultimi giorni sotto la luce dei riflettori per via della corte di squadre come Inter e Juventus.
Intanto le giovani leve da qui al prossimo mese, periodo in cui è in programma il ritiro austriaco, rientreranno dai vari prestiti e si ritroveranno, almeno la maggior parte, a disposizione del nuovo tecnico. E allora perché non ripartire proprio dai ragazzi? Uno di questi è sicuramente Accursio Bentivegna, talento originario di Sciacca trasferitosi a gennaio per fare ulteriore esperienza proprio nel campionato cadetto nelle fila dell’Ascoli. Il folletto classe ’96 ha visto relativamente poco il campo (nove presenze senza nemmeno un gol, ndr) con il ritorno a Palermo che appare più che scontato anche se il nuovo allenatore dovrà notare le sue doti per convincersi a trattenerlo e non rimandarlo in prestito.
Discorso valido tanto per il saccense quanto per Antonino La Gumina. Il bomber della penultima edizione del Torneo di Viareggio, nonchè fra i migliori cannonieri della Primavera rosanero, torna da Terni dove con la maglia rossoverde non ha raccolto esattamente quanto la società rosanero stessa si aspettava in virtù del brutto infortunio che ne ha causato l’allontanamento dal terreno di gioco per diverso tempo. Le speranze del Palermo di rivedere l’attaccante (14 presenze ed un gol quest’anno con gli umbri) protagonista anche in B proprio con la maglia rosanero sono in questo caso molto forti date le ambizioni del ragazzotto di Palermo, anch’esso classe ’96 come Bentivegna. Senza dimenticare i Pirello e Toscano che bene si sono comportati in quel di Siracusa. Giovani da valorizzare per un club che deve rilanciarsi. Tra mille dubbi, questa può rivelarsi una piccola grande certezza.