Palermo, arriva la beffa sulla Tari: niente sconto per i commercianti - Live Sicilia

Palermo, arriva la beffa sulla Tari: niente sconto per i commercianti

Il Comune deve fare i conti con i numerosi evasori

PALERMO – Tra dieci giorni, esattamente il 2 dicembre, scadrà la seconda rata del pagamento della tassi sui rifiuti. I commercianti, così come altre categorie produttive, si aspettavano uno sconto ma così non sarà perché dovranno pagare la somma intera.

Il Comune non potrà esercitare alcuno sconto perché deve fare i conti con gli evasori e con le casse a secco, per questo è stato annunciato il pre-dissesto a settembre. Gli evasori sono tantissimi e a giugno di questo anni in cassa mancavano ben 17 milioni rispetto all’anno precedente. Nel 2020 il Comune ha incassato ben 71 milioni di euro, a giugno 2021 la cifra era ferma a 9,4 milioni.

Per coprire i costi di raccolta e smaltimento della spazzatura alla Rap servono almeno 128 milioni, ma il paradosso è che i 128 milioni che Palazzo delle Aquile non riesce a riscuotere non bastano neppure più e in Consiglio comunale giace una delibera per aumentare la tassa in media di 30 euro a contribuente per almeno tre anni.

Per i commercianti le agevolazioni, in un primo momento, erano state fissate per l’Imu e Tari e previsto venissero erogate su richiesta attraverso il cassetto tributario. Ma le scarsissime domande per l’Imu e le difficoltà riscontrate dall’operazione telematica, indussero l’amministrazione a dirottare l’intera somma a disposizione sulla tassa dei rifiuti e su tutte le “utenze non domestiche”, eliminando le agevolazioni per l’Imu. Insomma, un beneficio universale per le categorie produttive, che con l’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 avessero subito un danno, sotto forma di calo di fatturato.


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