Il Pid batte i pugni sul tavolo e, dopo il siluramento di Marianna Caronia, chiede a Diego Cammarata il rimpasto al comune di Palermo. Questo l’esito dell’incontro, durato diverse ore, che ha visto il partito di Saverio Romano riunire il coordinamento provinciale, guidato da Matteo Graziano, la deputazione regionale e i componenti della giunta provinciale e di quella del comune di Palermo. Un summit delicatissimo, convocato per studiare la risposta più adatta alla scelta del sindaco di sabato di togliere la delega all’Ambiente alla Caronia dopo la decisione di quest’ultima di fermare il bando per la videosorveglianza delle discariche abusive, in aperta polemica con il primo cittadino.
I Popolari per l’Italia di Domani chiedono a Cammarata un incontro urgente per ridiscutere le ragioni dell’alleanza e una ridistribuzione delle deleghe, il tutto prima della prossima riunione di giunta, fissata per mercoledì, che ha all’ordine del giorno l’approvazione dei Piani esecutivi di gestione. “Sono molto soddisfatta – dichiara la Caronia – del sostegno del mio partito, che ha appoggiato il mio operato come assessore all’Ambiente e vicesindaco. Ci dicono che i Peg siano stati già redatti dagli uffici, ma il Pid non è stato minimamente coinvolto così come accaduto anche col Bilancio. Il nostro partito ha sostenuto quest’amministrazione, anche nella vicenda dei fondi Gesip, pertanto non voglio nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi che Cammarata non ci incontri in tempi brevi”.
Ma se così non dovesse essere, il vicesindaco fa sapere di essere pronta a un passo indietro. “Non sono certo attaccata alle poltrone – precisa la Caronia – se ci sono le condizioni bene, altrimenti ne trarremo le conseguenze. Il problema non è solo mio ma anche degli altri assessori del mio partito, che hanno visto le proprie proposte cadere nel vuoto”.
Una brutta gatta da pelare per Cammarata, che potrebbe ritrovarsi con una maggioranza spaccata alla vigilia delle ferie estive. In gioco, oltre alla sopravvivenza della propria coalizione, anche i Piani esecutivi di gestione che, qualora dovessero diventare oggetto di scontro politico, finirebbero con l’impantanarsi bloccando di fatto l’amministrazione.
Ma lo scontro potrebbe spostarsi anche in consiglio comunale: la mozione di censura contro la Caronia, proposta dal Pd ma non affrontata nell’ultima seduta, è ancora all’ordine del giorno e potrebbe diventare un campo minato per il vicesindaco in rotta di collisione con il Pdl. “La mozione di censura nei confronti dell’Assessore Caronia –dice il consigliere del centrosinistra Alberto Mangano – non può ritenersi superata dall’iniziativa del sindaco, pertanto ho inviato al presidente Alberto Campagna una lettera chiedendo di convocare una seduta urgente per discutere la mozione”. Assente di lusso all’incontro di oggi il capogruppo del Pid a Sala delle Lapidi Doriana Ribaudo, ma fonti del partito si affrettano a precisare che la mancata presenza è legata ad impegni personali.