La candidatura di Roberto Lagalla a sindaco di Palermo ha sollevato un polverone di polemiche nel capoluogo dell’Isola. Al via da ieri anche la campagna elettorale di Davide Faraone, che si è dimesso da capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi. Così oggi l’ormai ex consigliere comunale punta il dito contro uno dei più temibili avversari alla successione di Diego Cammarata e lo invita a dimettersi dalla guida dell’Ateneo palermitano.
“L’Università è un’Istituzione importante e autonoma – ha scritto Faraone sul suo blog – non può diventare il partito del Rettore e lo Steri il suo comitato elettorale. Invito, dunque, Roberto Lagalla, candidato del Pdl a sindaco di Palermo, a dimettersi anche per evitare che qualcuno possa pensare che la sua campagna elettorale venga finanziata dalle tasse universitarie degli studenti”.
“La scelta del Rettore di buttarsi nell’agone politico per i “berluscones” palermitani è legittima – aggiunge Faraone – e, alla luce delle ultime due campagne pubblicitarie per il 5×1000 che lo hanno ritratto con la sua faccia in centinaia di poster sparsi in tutta la città, forse l’obiettivo era già chiaro da molto tempo”.
“Quindi, Roberto Lagalla rimetta subito il suo mandato all’Università – conclude – per dovere di chiarezza, di rispetto degli studenti e di salvaguardia dell’Ateneo di Palermo”.