“Questa manovra è stata fatta per un problema di bilancio, perciò è più semplice immaginare di ridurre le spese. Vedremo nei fatti come avranno trattato il Sud: se i sacrifici saranno distribuiti in modo equilibrato allora capiremo che non si vuole penalizzare il Mezzogiorno. Il rilancio è iniziato con il piano per il Sud e lo sblocco dei Fas regionali, un segnale importante”. Parola di Gianfranco Micciché, leader del ‘Grande Sud’ (il suo partito, Forza del Sud, proprio da questa mattina si chiamerà col nuovo nome) in una intervista al Mattino di Napoli.
Micciché resta perplesso sulle buone intenzioni del governo nei confronti del Mezzogiorno: “Resta da vedere se è una tendenza strutturale aggiunge – anche se abbiamo qualche dubbio visto che hanno tentato di intervenire sulle pensioni – il riscatto degli anni di laurea e del servizio militare – che avrebbero penalizzato soprattutto chi vive in regioni dove il precariato e la disoccupazione raggiungono percentuali molto alte”.
E ancora, sui fondi Fas il sottosegretario alla presidenza del Consiglio aggiunge: “Mica sono come Tremonti e la Lega, che pensano sia inutile dare soldi che poi non verranno utilizzati. Noi siamo invece convinti che verranno spesi bene, come già è avvenuto. Sono favorevolissimo al laboratorio per il Sud proposto dal presidente del Senato Renato Schifani. Anzi, ci vorrebbero più occasioni di confronto come questa. Dichiaro fin da adesso la mia disponibilità”.
Primarie interne al Pdl e candidatura di Berlusconi nel 2013. Micciché commenta: “Non mi interessano le primarie, se il Pdl vuole che se le faccia. Personalmente le considero la negazione della politica, che dovrebbe avere la capacità di scegliere la persona più adatta da candidare alla guida del Paese. Fare le primarie mi sa tanto di Ponzio Pilato: me ne lavo le mani, che decidano gli altri. Finora il premier è stato costretto più che altro a mediare tra i territori, sotto il perenne ricatto della Lega. Con il Grande Sud l’equilibrio sarà già raggiunto all’interno della maggioranza”.