Con i ragazzi di Addiopizzo si è salutato con un arrivederci al 23 maggio. Giorgio Napolitano, incontrando i giovani impegnati nell’antiracket insieme a Maria Falcone e Pina Maisano Grassi, vedova di Libero, ha annunciato un suo ritorno a Palermo per il ventennale della strage di Capaci, l’ultimo anniversario dell’eccidio che vivrà da Presidente della Repubblica. In prefettura, dove è arrivato con la signora Clio dopo l’incontro di buon mattino a Villa Igiea con il governatore Raffaele Lombardo, il presidente si è soffermato per poco più di mezz’ora per una serie di incontri privati. Tra i primi a vederlo Claudio Zarcone, padre di Norman, il ricercatore universitario morto suicida. “Con il presidente – ha raccontato ai cronisti Claudio Zarcone – ho parlato della Fondazione culturale intitolata a mio figlio, Norman, per la quale esistono quattro disegni di leggi bipartisan bloccati in commissione cultura all’Assemblea regionale. Gli ho anche consegnato una copia del dvd e del cd con le canzoni di Norman. È stato il Quirinale a scrivermi affinché il presidente, che era stato vicino alla nostra famiglia in occasione della morte di mio figlio, potesse esprimermi personalmente il suo cordoglio. Un gesto straordinario, quello di un grande presidente”.
Insieme ai ragazzi di Addiopizzo, c’erano anche tredici giovanissimi rappresnetanti di Addiopizzo jr, tutti tra i 13 e i 15 anni, ma già “veterani” dell’associazione, alla quale sono iscritti dalla quarta elementare. A Napolitano, i ragazzi hanno regalato una maglietta e un cd coi loro rap antimafia. Tra le persone ricevute da Napolitano anche il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, che ha sottolineato la costante attenzione dell’inquilino del Quirinale verso la Sicilia. All’uscita della prefettura un applauso di un piccolo gruppo di persone che si erano raccolte in via Cavour ha salutato l’auto presidenziale.