CATANIA – Super green pass dagli effetti ritardati. Nella scuola elementare scoppia il caso dell’insegnante non vaccinata risultata positiva qualche giorno dopo l’entrata in vigore nel nuovo super certificato verde. A raccontarla al nostro giornale ai genitori di un alunno.
La segnalazione
“Per dovere di cronaca volevo segnalare quanto accaduto presso la scuola elementare Angelo Musco di Catania viale Castagnola quartiere Librino – scrive. Sapevamo che una insegnante era l’unica a non essere vaccinata tra gli insegnanti, e tutto il corpo docente, compresa la preside, era a conoscenza di quanto sopra descritto. Come emanato dal Dpcm dal 15 Dicembre, questa insegnante non avrebbe più potuto insegnare. O si vaccinava o veniva sospesa – scrive ancora il genitore.
I sintomi
La maestra, giovedì, andata al lavoro. “Giorno 16 si è presentata a scuola in condizioni di salute non buone” – sostiene ancora il genitore, senza che nessuno intervenisse. “Il risultato è che ieri, una insegnante e quattro bambini sono risultati positivi, con la probabilità di aumentare i numeri e mettere in serie difficoltà le famiglie”.
La dirigente
La normativa è stata invece seguita alla lettera, secondo la preside della Musco, Cristina Cascio, che interviene spiegando il perché la maestra fosse ancora in servizio. “Il super Green pass è scattato dal 15 dicembre – dice. È da quel momento che abbiamo potuto visionare l’elenco degli insegnanti non in regola, sebbene venissero a lavorare facendo il tampone ogni ogni 48 ore – risponde la dirigente. Abbiamo il giorno stesso mandato la comunicazione agli insegnanti, ma questi hanno 5 giorni di tempo per dare riscontro”.
Un lasso di tempo in cui “possono continuare a insegnare, facendo chiaramente il tampone”, dice ancora la preside. Nel caso in questione,, quindi, il contagio sarebbe avvenuto in questa finestra temporale, non permettendo alla scuola di fare alcunché. Un vulnus, a quanto pare, nella normativa sul super Green pass, che si aggiunge alle altre.