TRAPANI – Nel quadro delle iniziative poste in essere dai carabinieri della Provincia di Trapani contro la violenza di genere, sono stati effettuati, d’intesa con le Autorità Giudiziarie di Trapani e Marsala, diversi interventi per porre fine a situazioni di presunta violenza in danno di donne che hanno chiesto aiuto alle vicine stazioni carabinieri, seguendo l’esempio di tante altre che, negli ultimi mesi, sono state salvate grazie alla rete istituita dall’arma proprio per la tutela delle donne, composta da personale appositamente addestrato con il compito di sostenere i reparti sul territorio nello sviluppo di questa tipologia di indagini.
In particolare, a Mazara del Vallo, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 30enne in esecuzione di un provvedimento restrittivo della libertà emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala. Tale provvedimento scaturisce dalle indagini che i carabinieri avevano avviato a seguito dell’aggressione fisica che l’arrestato avrebbe compiuto ai danni della propria compagna convivente. In quella circostanza, la donna aveva riportato diverse fratture e ferite lacero contuse ed era stata dimessa dal locale ospedale con una prognosi di 30 giorni.
La vittima aveva asserito di subire da tempo maltrattamenti di tipo fisico e psicologico da parte del compagno, ma non aveva mai avuto il coraggio di denunciare per paura di ritorsioni. L’Autorità Giudiziaria, vagliando le risultanze investigative dell’Arma, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Trapani.
Anche a Castellamare del Golfo, i militari della locale Stazione hanno eseguito la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un uomo del posto. Il provvedimento emesso dall’A.G. scaturisce dai riscontri investigativi acquisiti dai carabinieri a seguito della denuncia della moglie convivente, la quale si era rivolta al comandante della stazione raccontando le continue vessazioni e violenze che avrebbe subito in famiglia.