CATANIA – Trasformare un bene confiscato alla mafia in un dormitorio pubblico: è la richiesta delle associazioni Arci, AUSER e Arbor, CGIL e FILLEA CGIL e I Siciliani giovani hanno avanzato riguardo all’immobile di via Calatafimi 4. La proposta sarà presentata domani, giovedì 24, in conferenza stampa.
“Sfruttare i fondi del Pnrr”
“In città non esiste alcun dormitorio pubblico – si legge in un comunicato congiunto delle associazioni – eppure è oramai risaputo che decine di beni confiscati alla mafia ma abbandonati al loro destino, potrebbero essere utilizzati a scopi socialmente utili. La residenza di via Calatafimi a Catania, potrebbe essere riconvertito per ospitare i senza tetto, anche sfruttando i fondi del Pnrr”.
“È stato uno dei primi immobili confiscato alla mafia catanese e oggi associazioni, movimenti e sindacati, chiedono con forza che sia destinato a dormitorio pubblico per le persone senza fissa dimora”.
“Rappresentanti di Arci, AUSER e la sua unità di strada Arbor, CGIL e FILLEA CGIL, I Siciliani giovani, incontreranno la stampa giovedì 24 febbraio alle ore 10,30, proprio davanti all’edificio di via Calatafimi 4 che potrebbe divenire il nuovo riparo per le decine le persone e i nuclei familiari che vivono per strada a Catania”.