“Sono il marito di Ylenia Bonavera, mi voglio costituire parte civile”. Un colpo di scena poco prima dell’ultima udienza del processo sull’omicidio della 26enne uccisa con un fendente alla spalla dall’imputata Daniela Nicotra durante una lite – immortalata in un video amatoriale – in via Della Concordia a San Cristoforo nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 2020. La giovane messinese si è sposata in Marocco nel 2013 e il matrimonio è stato trascritto anche a Messina. Nozze che a quanto pare erano rimaste segrete. Una vera sorpresa in un processo che è a un passo dalla sentenza. La gup Simona Ragazzi ha rimesso in termini la richiesta di costituzione del vedovo che dovrebbe essere formalizzata il prossimo 20 giugno prima che la giudice si ritiri in camera di consiglio.
La pm Michela Maresca ha già chiesto la condanna a 20 anni (ritenendo lo sconto del rito alternativo) nei confronti di Daniela Nicotra, che è attualmente detenuta al carcere di Piazza Lanza a Catania. I familiari di Ylenia (madre, padre e fratelli) si sono costituiti parte civile si sono uniti alle richieste della pm e hanno chiesto il risarcimento. I difensori di Nicotra, l’avvocato Giovanni Chiara e Giuseppe Lipera, invece hanno chiesto un’integrazione della perizia psichiatrica che però è stata rigettata. In sede di incidente probatorio i consulenti nominati dalla magistratura hanno dichiarato l’imputato capace di intendere e di volere nel momento dei fatti. L’accusa nei confronti della 35enne è omicidio volontario con l’aggravante della relazione affettiva. Per la difesa invece si tratta di omicidio preterintenzionale e inoltre l’aggravante non sussiste in quanto tra le due c’era solo amicizia e nessuna relazione sentimentale. I penalisti hanno spiegato come alcuni tipi rapporti erano collegati alla sfera lavorativa e non personale. Alla fine hanno chiesto la concessione delle attenuanti generiche visto che Nicotra ha immediatamente confessato i fatti alla polizia.
La sera del 9 dicembre 2020, Ylenia cantava una canzone neomelodica in diretta social. Quel volto era diventato nel 2017 noto al pubblico italiano per l’aggressione subita dall’ex che aveva tentato di darle fuoco e per questo è stato condannato. La notte poi l’allegria è scomparsa per fare spazio alla violenza. A San Cristoforo è scoppiata una violenta lite che è degenerata. Le due donne sono scese dall’auto, Ylenia da una Smart, Daniela da una Mini, e hanno cominciato a urlare e discutere. Poi ad un certo punto la più grande ha preso un coltello da cucina dalla vettura e ha accoltellato la 26enne messinese.
La giovane donna è arrivata al Garibaldi Centro accompagnata da un’amica, ma la ferita è stata fatale. In un primo momento si era anche pensato a un overdose di droga e alcol. Ipotesi poi smentita dall’autopsia.