"Lancio un appello all'Aula: approviamo subito il bilancio" - Live Sicilia

“Lancio un appello all’Aula: approviamo subito il bilancio”

SALA DELLE LAPIDI, ALBERTO CAMPAGNA
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“Lancio un appello ai consiglieri comunali: approviamo il bilancio, facciamo quest’ultimo atto di presenza”. Il presidente di Sala delle Lapidi, Alberto Campagna, al termine dell’ennesima seduta andata a vuoto e con una manovra che aspetta di essere esitata, anche in ottica Gesip, chiede agli inquilini di piazza Pretoria un atto di buona volontà: “Ci vorrebbero appena dieci minuti e non avrebbe alcuna conseguenza politica. E’ un bilancio redatto dal commissario, facciamolo per la città”.

Presidente Campagna, anche stasera nulla di fatto. Perché il consiglio comunale non riesce più a riunirsi?
“Ci sono tanti motivi e uno di questi è che ci sono 40 consiglieri uscenti non rieletti. Alcuni di questi si sono presentati, altri no, forse per lo sconforto o la vergogna. Non so perché, ma non hanno nemmeno l’interesse a venire. Ecco perché rivolgo loro un appello: come ultimo atto approvino un bilancio che è giusto venga esitato dagli uscenti. Il nuovo consiglio non potrebbe cominciare a discuterlo se non prima di agosto”.

Ci vorrebbe così tanto tempo?
“Basta fare due conti. A fine giugno si insedierà il nuovo consiglio, poi si dovrà eleggere l’ufficio di Presidenza, poi sarà la volta della costituzione dei gruppi e dell’elezione dei capigruppo, anche per la composizione delle commissioni. E poi vanno eletti presidenti e vicepresidenti di commissione e siamo già a fine luglio. Una volta fatto tutto questo, il bilancio deve passare alle commissioni competenti, cioè Bilancio e Urbanistica, per il parere e siamo su per giù a Ferragosto. Il nuovo consiglio comincerebbe a parlare di bilancio forse a settembre, ecco perché è corretto che si approvi subito, non ci sono altre possibilità”.

Anche perché incombe il problema Gesip…
“Certo, i soldi dello Stato non si possono erogare senza approvare prima il bilancio. Questa è la situazione”.

Quando sarà riconvocato il consiglio?
“Domani, e se andrà a vuoto la settima prossima. Praticamente a oltranza”.

Cosa servirebbe per sbloccare la situazione?
“Venti consiglieri di buona volontà. Se ci mettiamo il sottoscritto, chi non si è ricandidato e gli uscenti riconfermati, siamo a circa 15. Servirebbero altri cinque consiglieri e la seduta durerebbe di fatto dieci minuti. Ho proposto di prelevare il bilancio e approvarlo così per come è stato presentato. Anche perché non è un bilancio politico, è stato redatto dal commissario. Non ci sono prebende, non è di parte. C’è poco da discutere”.

Però è un bilancio lacrime e sangue…
“Sì, certamente. Credo ci sia poco da discutere e si può approvare senza assumersi alcuna responsabilità, né politica o di altro genere. C’è da fare un atto di presenza, l’ultimo del vecchio consiglio per dare la possibilità al nuovo di insediarsi senza avere il problema del bilancio. Dobbiamo considerare anche che ci saranno 40 consiglieri nuovi che devono avere il tempo di ambientarsi”.


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