Misterbianco, l'opposizione chiede le dimissioni dell'assessore Moscato - Live Sicilia

Misterbianco, l’opposizione chiede le dimissioni dell’assessore Moscato

Al centro della richiesta un alterco durante il carnevale.
LA MOZIONE
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CATANIA – I consiglieri comunali dei 5 gruppi di opposizione Attiva Misterbianco, Sicilia Futura, Misterbianco Oltre, Quadrifoglio, Misterbianco Rinasce, hanno stigmatizzato il comportamento dell’assessore alla cultura Dario Moscato durante le manifestazioni del carnevale chiedono la convocazione urgente di una seduta del consiglio straordinario per valutare la mozione di sfiducia del componente della giunta Corsaro. 

“Domenica 29 maggio l’assessore alla Cultura dell’Amministrazione Corsaro, Dario Moscato, si è reso protagonista di un atto gravissimo – scrivono i consiglieri – nei confronti del presidente di un Associazione Carnevalesca impegnato nella sfilata; in seguito alla richiesta pressante dell’Assessore Moscato di colmare la eccessiva distanza tra un gruppo e l’altro nasceva un diverbio verbale che culminava nell’atto dell’assessore Moscato di afferrare il presidente dell’Associazione per convincerlo con l’uso della forza ad affrettarsi durante la sfilata senza altra perdita di tempo”. Ai consiglieri non sono bastate le scuse con tanto di selfie di Moscato con il presidente dell’associazione.  

“Il consiglio comunale di Misterbianco ritiene non derubricabile “a fatto privato” l’episodio che ha visto davanti a centinaia di persone l’esplicarsi di un atto gravissimo e immotivato dell’assessore Moscato verso il Presidente di una Associazione del carnevale che non si adeguava tempestivamente alle sue direttive. “Tra l’altro non rientra nei suoi compiti pubblici la possibilità di irrogare sanzioni ai gruppi che ritardano perché allo scopo presiedono i regolamenti comunali”, evidenziano i consiglieri. 

“Poco importa che si sia scusato privatamente con l’interessato, cosa lodevole ma che non attenua quanto accaduto platealmente davanti a centinaia di cittadini e cittadine che ne hanno tratto ben altra considerazione e riflessione su chi rappresenti la città nelle sue espressioni politiche ed anche altamente simboliche, come l’assessorato alla cultura”, evidenziano. 

“All’assessore chiediamo chiediamo un passo indietro spontaneo da un ruolo di rappresentanza dell’intera comunità di cui, con tutta evidenza, non può essere l’assessore alla cultura, non può rappresentare il nostro paese essendosi reso protagonista di un “episodio spia” di profonda inadeguatezza”, aggiungono. I consiglieri chiedono che in assenza delle dimissioni spontanee precederanno alla convocazione del consiglio comunale straordinario per la votazione per appello nominale della mozione di sfiducia che formalmente hanno presentato


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