MILANO – Si aggrava di ora in ora il bilancio della tragedia della Marmolada. Sono diciannove i dispersi e otto i feriti, di cui due in gravi condizioni, mentre quattro dei sei morti per ora accertati sono stati identificati.
Si tratta di tre italiani, tra cui due guide alpine della provincia di Vicenza e di quella di Treviso. Dei 19 dispersi che risultano al momento si apprende che 11 sono italiani, di cui 3 trentini e 8 veneti. Otto sono stranieri: tre romeni, un francese, un austriaco e quattro della Repubblica ceca. Il lavoro dei soccorritori è proseguito con l’uso di droni dotati di termocamere, che hanno sorvolato nella notte la Marmolada, dove è in arrivo il premier Mario Draghi.
“Le tragedie che stiamo vivendo con il cambiamento climatico ci devono spingere a cercare urgentemente nuove vie rispettose delle persone e della natura”, è il monito di Papa Francesco, che in un tweet assicura la preghiera “per le vittime del crollo sul ghiacciaio della Marmolada, e per le loro famiglie”.
Il conteggio delle vittime sembra destinato a salire considerando il numero dei dispersi, tra cui ci sarebbe anche un 50enne di Alba di Canazei. Tra i feriti, invece, ci sono anche due cittadini tedeschi, come ha confermato all’ANSA il ministro degli Esteri a Berlino, ricoverati in terapia intensiva a Belluno. Si tratta di un uomo di 67 anni e di una donna di 58 anni, entrambi in prognosi riservata. Quattro i feriti ricoverati a Trento. Due di questi si trovano in Rianimazione e altri due, meno gravi, sono invece in reparto. Si tratta di una donna di Pergine Valsugana di 29 anni, che è in Rianimazione, una donna di Como di 51 anni non grave ricoverata in reparto, a cui si aggiungono un 27enne di Barbarano Mossano (Vicenza), inizialmente portato in ospedale a Cavalese e poi trasferito al Santa Chiara di Trento. In condizioni stabili, anche lui ricoverato in reparto, un 33enne di Pergine Valsugana (Trento) che inizialmente era stato portato a Bolzano ed ora è in rianimazione a Trento.
Nei sopralluoghi è stato impegnato personale della Protezione Civile trentina, con il supporto del soccorso alpino e dei Vigili del fuoco. A Canazei (Trento), dove è atteso Draghi, è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca, e dove verrà fatto il punto della situazione sulla tragedia.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamata questa mattina il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime, oltre che riconoscenza ai soccorritori e vicinanza alle comunità locali. A Canazei stanno arrivando da questa mattina parenti e familiari dei dispersi per chiedere notizie dei loro cari.
Sarebbero stati identificati i proprietari delle 16 auto che ieri sera erano state ritrovate nei parcheggi attorno a Passo Fedaia, mentre ci sarebbe un’altra decina di veicoli parcheggiati di cui ancora non si conosce il proprietario. Squadre di soccorritori sono state inviate in mattinata nella zona del disastro, per l’avvistamento di alcuni resti sulla colata di ghiaccio e neve, come riferito dall’assessore veneto alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin. Le ricerche, ha precisato, sono state riavviate dopo che l’ispezione con droni sulla zona ha portato ad individuare “alcuni elementi”.