“Lo shock energetico abbatte le prospettive di crescita”, avverte il Centro studi di Confindustria che stima il Pil 2022 in crescita del 3,4% ma un 2023 a crescita zero: “L’Italia cade in stagnazione” e con “una inflazione record”.
I costi energetici delle imprese “sono stimati aumentare di 110 miliardi di euro nella media del 2022 rispetto ai valori pre-pandemia”, stima il Centro studi di Confindustria.
La Cgia di Mestre prevede una ‘stangata’ di almeno 92 miliardi sulle famiglie a causa dell’inflazione. A pagare il conto più salato sono le famiglie residenti nelle grandi città.