Le regole dello spoil system danno tempo fino al 15 gennaio per potere agire al cambio dei dirigenti della Regione Siciliana, ma la rotazione potrebbe scattare anche prima. Da assegnare, infatti, sono gli incarichi apicali negli assessorati turismo, energia, rifiuti, sanità e istruzione tutti vacanti per pensionamenti che sono arrivati negli ultimi sei mesi. Le ipotesi sono diverse e per comporre il quadro potrebbe servire attendere le mosse che arrivano dall’altro palazzo della politica siciliana: Palazzo dei Normanni dove si lavora per le composizioni della commissioni parlamentari con alcuni incarichi (tipo quello della commissione bilancio) che “valgono quanto un assessorato”, a sentire un vecchio adagio degli osservatori della politica siciliana. Gli uffici del presidente della Regione, Renato Schifani, sono comunque al lavoro su una questione che è centrale per contraddistinguere questo avvio di legislatura.
Le ipotesi in campo
Tra le ipotesi c’è l’arrivo di Daniela Faraoni alla Sanità. Manager molto vicina a Gianfranco Micicché, potrebbe essere la carta utilizzata da Schifani per provare a comporre le rotture all’interno di Forza Italia come richiesto dallo stesso Silvio Berlusconi. Faraoni prenderebbe il posto di Mario La Rocca, dirigente che ha guidato l’assessorato durante la fase pandemica e considerato molto vicino all’ex assessore Ruggero Razza. Altra pedina importante nello scacchiere è quella del dipartimento alla programmazione al momento affidato a Federico Lasco che è un dirigente esterno. L’assessore all’economia Marco Falcone vorrebbe portare con sé Fulvio Bellomo con il quale ha lavorato alle infrastrutture. Ma in quel posto potrebbe tornare Vincenzo Falgares, al momento alla guida dell’Arit, l’autorità regionale per l’innovazione. Salvatore Taormina (già alle finanze e al credito) è invece il nuovo capo di gabinetto dell’assessore agli enti locali Andrea Messina, esponente dello scudocrociato della nuova Dc di Salvatore Cuffaro. Ai centristi è toccato anche l’assessorato al lavoro con Nuccia Albano che potrebbe sostituire il dirigente attuale Gaetano Sciacca. L’assessorato, si ricorderà, è al centro della questione sul prolungamento dei contratti dei navigator all’interno dei centri del lavoro.
Il secondo livello e le richieste dei sindacati
Infine all’interno dei ruoli apicali dell’amministrazione potrebbero arrivare anche dirigenti di seconda fascia: attualmente sono quattro alla Regione: Donata Giunta, Salvatore Giuffrida, Alberto Pulizzi e Antonio Cono Catrini che ha presentato un ricorso sulla questione che impone all’amministrazione di utilizzare anche questa categoria di lavoratori.
“Lo spoil system è tra le facoltà assegnate dalla legge al governo regionale e pertanto se il governo vorrà avvalersene eserciterà una sua prerogativa. Ovviamente ci aspettiamo che, ove fosse questa la scelta, si proceda nel rispetto delle competenze e in maniera scevra da ‘logiche’ politiche” afferma il segretario generale della Cisl Fp Sicilia, Paolo Montera, aggiungendo: “Riteniamo tuttavia che, al fine di scongiurare ulteriori contenziosi e di dare, dopo ben 22 anni, le giuste risposte alle aspettative dei dirigenti, andrebbe riformata l’articolazione della dirigenza della Regione siciliana, l’unica su tre fasce. Evidentemente se il governo attuerà prima la rotazione dei dirigenti generali, lo farà a fronte di garanzie tecnico/giuridiche che lo ponga al riparo da ogni rischio”.
E dal Siad-Csa-Cisal intanto avvisano: “la rotazione dei dirigenti può essere utile solo se non si trasforma nell’ennesima occasione di premiare l’appartenenza piuttosto che il merito. Una rotazione che dovrebbe svolgersi a step per evitare di bloccare la macchina amministrativa e soprattutto che tenga conto delle competenze di chi deve assumere l’incarico”, dice Giuseppe Badagliacca.