I preti palermitani si mobilitano per le elezioni regionali di ottobre creando il movimento “Uomini nuovi per una società di uguali e partecipi”. Ne dà l’annuncio il Giornale di Sicilia. Da pescatori di anime si trasformano in pescatori di uomini. Nella lista non ci saranno sacerdoti, ma laici ispirati e guidati dai precetti del Vangelo che osservano la dottrina della Chiesa. “La lista – racconta don Felice Lupo, parroco di Sant’Eugenio Papa a Palermo – ha scelto come frase per il simbolo un motto del profeta Isaia: il lupo e l’agnello dormiranno insieme. Abbiamo già raccolto parecchie adesioni e continuo a incontrare parroci e laici accompagnando i soci fondatori nelle varie province”.
Il simbolo è già stato depositato alla Camera di commercio di Palermo, mentre il programma sarà presentato a fine agosto in conferenza stampa. Tra i primi punti il movimento propone di abbassare il tetto retributivo dei parlamentari.
“E’ un movimento che nasce da una risposta della comunità cristiana all’appello di Papa Benedetto XVI e poi anche a ciò che è scritto nella Bibbia – spiega Lupo all’Ansa – Il cristiano non può rimanere indifferente ai bisogni concreti dei fratelli, com’é scritto per esempio nella parabola dei pani e dei pesci. Bisogna provvedere anche a bisogni materiali. Non ci può essere separazione all’interno dell’uomo fra componenti religiose e profane”.
La Cei è stata già informata (“ho subito mandato una lettera ai vescovi”, ha detto il parroco) ma ancora non si è pronunciata. Per Lupo, comunque, la “discesa in campo” non si ripercuoterà sulla celebrazione eucaristica. “Le messe non diventeranno dei comizi elettorali – ha ribadito – questo è sicuro, ma l’impegno politico di ogni membro della comunità non va nascosto, fa parte della sua persona. Non possiamo restare indifferenti ai bisogni temporali dell’uomo”. Intanto, è partita la caccia alle adesioni. “Stiamo diffondendo il movimento in altre comunità di Palermo e provincia, vediamo chi aderirà – ha aggiunto Lupo -, ma siamo fiduciosi. C’é tanto bisogno di impegno in tutte le cose della vita. Il cristiano non può non essere attento e sensibile ai bisogni concreti suoi e della comunità”. Sui nomi, Lupo non si sbilancia. “Li sceglieremo insieme alla nostra comunità – ha concluso – e non è nemmeno detto che riusciremo a farcela per le regionali. Il tempo è poco”.