PALERMO – Ancora un grave caso di malasanità in Sicilia, dove a Palermo presso la struttura “Villa Sofia” la rottura di uno strumento indispensabile per gli esami medici, l’audiometro, avrebbe bloccato un intero ambulatorio portando alla cancellazione di 1.500 esami diagnostici.
“Non si arrestano i problemi con la sanità siciliana, e a farne le spese sono i cittadini costretti a subire attese inaccettabili con possibili gravi ripercussioni sul fronte della salute – spiega il Codacons – Chiediamo oggi all’assessore regionale alla sanità Giovanna Volo e al Presidente della Regione Renato Schifani di intervenire in prima persona sul caso, accelerando la riparazione dello strumento fuori uso o dotando la struttura di un nuovo audiometro in modo da garantire l’espletamento degli esami già prenotati. In caso contrario, i cittadini siciliani che saranno costretti a ricorrere a visite private per l’esame dell’udito, potranno rivalersi sulla Regione Siciliana chiedendo il rimborso delle spese sostenute, aderendo all’azione legale avviata sul sito www.codacons.it