PALERMO – “Anche nel 2023 non aumenteremo le tasse ai palermitani“. A dichiararlo è il sindaco di Palermo Roberto Lagalla nel corso della relazione semestrale in Consiglio comunale.
“Mi sono battuto – ha continuato il sindaco – per rispettare l’impegno preso già all’inizio della sindacatura e che rispetterò anche quest’anno. Non vogliamo, infatti, aggiustare le finanze e le disfunzioni comunali a spese dei cittadini, ma facendo ricorso a tutto ciò che può essere oggetto di un adeguato utilizzo delle risorse esistenti e premendo l’acceleratore sulla lotta all’evasione“.
Il sindaco ha ‘snocciolato’ dei numeri confrontando il lavoro dell’attuale amministrazione con quella precedente: “Dopo gli sforzi e il grande impegno profusi nei primi mesi di amministrazione, nel 2022, quando sono stati sterilizzati circa 100 milioni di euro che sarebbero gravati sulle tasche dei cittadini, anche quest’anno non ci saranno aumenti. Numeri alla mano – ha continuato Lagalla -, la precedente amministrazione nella prima modulazione del Patto con lo Stato aveva previsto un gettito Irpef di 51 milioni di euro per il 2023, ma questo aumento è stato ridotto dal nuovo governo della città a 9 milioni. La Tari, però, sarà ridotta di circa 10 milioni rispetto al 2022 e tutto questo senza gravare sui bilanci della RAP. Dunque, complessivamente, la pressione fiscale sui cittadini diminuirà di un milione di euro“.
Pd: “Manca la visione. Cosa vuole fare l’amministrazione per il futuro di Palermo?”
“Nella relazione semestrale del sindaco, oggi in aula, manca totalmente la ‘visione’. Cosa vuole fare questa amministrazione guardando al futuro di Palermo? Campionaria, stadio: l’amministrazione è arrivata sempre un minuto dopo con un grande danno di immagine ed economico. Anagrafe e personale: fioccano le diffide dei dipendenti comunali e le file davanti agli uffici. Lentezza nelle scelte e nelle nomine dei C.d.a. che hanno comportato un non governo delle stesse aziende – a dichiararlo sono i consiglieri del Pd Arcoleo, Giambrone, Lupo e Piccione – . Amministrazione a dir poco balbettante che si è fatta tirare la giacchetta a destra e sinistra. Passando per il Pug: troppa fretta a parer nostro nel ritirare il piano regolatore. Non si può procedere con varianti spot che non mostrano la Palermo del futuro, ma che in realtà fanno tendere solo ad un chiacchiericcio. L’annoso problema Amat da 80 milioni che rischia di far saltare il banco. Il sindaco – hanno concluso i consiglieri – presenti soluzioni a questi temi e porti il crono-programma dettagliato del PNRR, faccia tutto il possibile per scongiurare l’aumento dell’Irpef e l’esclusione dello stadio Barbera dagli europei 2032. I nuovi amministratori delle società partecipate presentino in aula piani credibili per migliorare i servizi ai cittadini“.