CATANIA – Lo stato maggiore del centrodestra è alle prese con il Risiko della giunta comunale. Il sindaco Enrico Trantino vorrebbe chiudere il dossier nel minore tempo possibile ma tenere insieme le richieste che arrivano dai diversi partiti della coalizione (agitati al loro interno da discussioni tra le varie anime che li compongono) non è cosa semplice.
Forza Italia non cede
Stamattina c’è stato un nuovo incontro con la delegazione di Forza Italia costituita dal segretario regionale Marcello Caruso e dai deputati regionali Marco Falcone e Nicola D’Agostino. Forza Italia insiste sulla richiesta di tre assessori, cosa che semplificherebbe di sponda la vita del partito consentendo a Falcone di esprimere due nomi (Giovanni Petralia e Melania Miraglia) e a D’Agostino e Schifani di puntare su Salvo Tomarchio. La cinquina dei papabili azzurri si completa con altri due nomi: Massimo Pesce e Antonio Villardita. Una richiesta che difficilmente i melonini sono disposti ad accogliere. Nel frattempo Caruso ha rinunciato al ruolo di assessore “civetta”.
Lega, Dc e Mpa: i nomi in campo
Insomma, i tempi per l’insediamento della giunta sembrerebbero allungarsi, ma soprattutto alla latitudine azzurra avere maggiore tempo a disposizione non è affatto un male. Trantino da parte sua resta “in ascolto” e continua le interlocuzioni con i partiti. La Lega, di rito sammartiniano, rimane inamovibile sul nome del secondo assessore da affiancare a Andrea Guzzardi: Peppe Gelsomino. I bene informati però raccontano che vari esponenti meloniani nutrirebbero qualche dubbio sul nome dell’ex animatore dell’opposizione al governo Pogliese. C’è da dire tuttavia che buona parte del gruppo che oggi gestisce da socio di maggioranza la Lega catanese era all’opposizione dell’ex sindaco e che la vecchia guardia andò a rompere con l’ex primo cittadino nel corso della sindacatura. Del resto anche Alessandro Porto, ex leghista adesso assessore designato del Mpa, ebbe rapporti parecchio burrascosi con l’esecutivo precedente. Restando in casa autonomista, i lombardiani a breve renderanno noto il nome del secondo assessore. Di certo si sa solo che sarà una donna (così come richiesto da Trantino in persona). I cuffariani dovrebbero invece esprimere il nome di Giuseppe Marletta per coprire la sola casella della giunta che hanno incassato.
FdI: malumori all’orizzonte?
Più complicato il puzzle di Fratelli d’Italia: la triade in pole è composta da Sergio Parisi (che entrerebbe in doppia quota Trantino Pogliese), il pogliesano Luca Sangiorgio e Viviana Lombardo (vicinissima a Gaetano Galvagno). Ma da quanto trapela da Palazzo degli Elefanti starebbe montando non poco malumore tra i consiglieri comunali meloniani campioni di preferenze, due su tutti: Andrea Barresi e Daniele Bottino. Insomma, si dovrà lavorare molto di compensazioni e con il manuale Cencelli a portata di mano per evitare l’impasse.