PALERMO – La notizia inaspettata è l’assenza di Roberto Insigne per uno stato febbrile a poche ore dal match contro il Sudtirol. Con lo stop in contemporanea di Di Mariano e Valente, Eugenio Corini si ritrova con quattro attaccanti per tre posizioni in vista della gara di domenica. La scelta del tridente offensivo sembra essere già fatta, con un passaggio anche sulle condizioni di Ales Mateju: “Insigne ha fatto tutta la rifinitura ma non stava benissimo. Ha avuto la febbre, ha un virus intestinale e non è recuperabile per la partita – dice il tecnico in conferenza stampa -. Mateju ha fatto la rifinitura quindi è recuperato, ha una fasciatura e abbiamo cercato di metterlo in campo. Domani stesso valuterò se potrà giocare. Ha messo male a Venezia la caviglia e l’abbiamo recuperato in qualche modo”.
“La valutazione l’avevo già fatta, non pensavo di perdere Insigne – aggiunge Corini -. Abbiamo quattro attaccanti esterni, Mancuso è l’esterno atipico e le tre specifiche non sono a disposizione (Insigne, Di Mariano e Valente appunto, ndr). Abbiamo a disposizione Di Francesco. Non vi nascondo che Insigne sarebbe partito dall’inizio, adesso voglio pensarci bene per capire la strategia iniziale che vorrò adottare. Nelle rotazione dei centrali Graves è quello che si è adattato di più a destra, lo tengo in grande considerazione per poterlo fare giocare in quel ruolo dal primo minuto o a partita in corso”.
Sugli avversari
Il Palermo affronterà il Sudtirol di mister Bisoli al “Barbera”, che non ha mai perso fino a questo punto del campionato: “Il Sudtirol è una squadra difficile da affrontare, anche quest’ano è imbattuta. Ho rivisto le gare dell’anno scorso ed esula da un contesto generale. Loro con una palla inattiva o con un contrattacco possono farti male, è una squadra complicata. Abbiamo piena consapevolezza che servirà qualcosa in più come ho detto prima di andare a Venezia ai ragazzi. Lo cercheremo anche domani con qualche difficoltà ma con la consapevolezza che c’è una forza nel gruppo. Questo è lo spirito che dobbiamo e vogliamo avere”.
Risultati tra casa e trasferta
“In questo scorcio di campionato succede, soprattutto nella parte iniziale c’è una leggerezza mentale e la classifica non opprime – spiega Corini in vista della gara che giocherà in casa domenica -. Sono partite aperte, anche l’anno scorso abbiamo avuto un buon rendimento casalingo, prima di Cosenza non perdevamo in casa dalla gara contro il Venezia dello scorso anno. Quest’anno dobbiamo trasformare alcuni pareggi dell’anno scorso in vittorie. Sappiamo il supporto che abbiamo in casa e che tanto dipende da noi. Noi ci proveremo fino all’ultimo secondo, ma la compattezza con i nostri tifosi porterà nel lungo periodo a qualcosa di importante”.
Brunori
Il capitano del Palermo Matteo Brunori, con la sua tripletta contro il Venezia, ha fermato un periodo di astinenza dal gol iniziato in questa stagione di Serie B. “Dopo Venezia Brunori ha ricevuto i complimenti di tutti, io l’ho abbracciato e gli ho fatto i complimenti. Ha saputo attendere e ha fatto un grande prestazione. Sta facendo bene, sto lavorando con lui nella capacità di uscire a giocare perché è molto bravo in questo. Sa venire a legare per creare spazi diversi, percepisco che c’è stata una crescita quindi sono contento. Sul calcio di rigore c’è anche un concetto emotivo e lui si è preparato in un modo giusto. Ho dato questa responsabilità al nostro capitano che si è assunto appunto questa cosa e ha calciato un bellissimo calcio di rigore”.
Diverse le azioni da gol create e sfruttate dai rosa sulle palle inattive, come nel caso del secondo gol di Brunori sempre contro i lagunari: “Sulle palle inattive ci abbiamo sempre lavorato, i gol in percentuale nascono spesso da queste situazioni – dice il tecnico dei rosanero sull’importanza dello sviluppo strategico di questo aspetto tattico -. Lo alleniamo e ci dedichiamo tempo, c’è grande predisposizione da parte dei giocatori a capire le varie dinamiche. Sta diventando un valore e vogliamo fare in modo che lo diventi sempre di più, è un aspetto fondamentale e continueremo a lavorarci perché sta producendo qualcosa di improntate e vogliamo che continui così”.
Sulla classifica
“La migliore partenza fino a questo momento del Palermo è un dato oggettivo che fa piacere, ma sappiamo anche che la continuità ti porta a stare in alto per tanto tempo. Pensiamo alla partita successiva sempre e a pedalare forte. Vogliamo stare lì nel gruppo delle prime ma continuiamo a pensare partita dopo partita. Ogni partita facciamo il massimo, siamo consapevoli di quello che vogliamo fare e del fatto che nell’ultima in casa abbiamo perso, quindi vogliamo fare un risultato diverso e questo alimenta una classifica di un certo tipo”, ha concluso l’allenatore del Palermo.